L’intesa col Ministero serve a far crescere le imprese che si occupano di detergenti cosmetici, vernici, adesivi e inchiostri da stampa
I settori dei detergenti cosmetici, delle vernici, di adesivi e inchiostri da stampa, rappresentano settori all’avanguardia del made in Italy. Nel 2008 si sono confermati comparti di forte specializzazione della chimica in Italia, nonostante una chiusura d’anno negativo. Per incentivare l’internazionalizzazione dell’industria chimica è stato firmato un accordo di settore tra il vice ministro allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso e il Presidente di Federchimica, Giorgio Squinzi.
In particolare l’intesa punta a una crescita della competitività internazionale dell’offerta italiana di beni e servizi del settore, a un aumento del numero delle piccole e medie imprese esportatrici e al loro insediamento nei mercati esteri. Per garantire la realizzazione di questi obiettivi il Ministero si impegna a cofinanziare, attraverso l’Ice, fino al 50% delle iniziative e dei programmi di intervento.
A Federchimica aderiscono oltre 1.300 imprese, operanti nei comparti della chimica di base e nella chimica fine e specialistica, delle materie prime e dei prodotti finiti, nelle tecnologie e nei servizi. Nel 2008 l’industria chimica in Italia ha realizzato un valore della produzione pari a circa 57 miliardi di euro e ha esportato prodotti per 22 miliardi di euro; l’Italia detiene la leadership mondiale nella realizzazione di materie prime per i farmaci con produzioni destinate per più dell’80% ai mercati esteri.
«Grazie all’impegno profuso dal Ministro Scajola stiamo salvaguardando la chimica nel nostro paese che da sempre è stato un settore di punta del made in Italy – ha spiegato Urso – con questo accordo il Ministero garantirà la realizzazione di uno degli obiettivi futuri di Federchimica, quello di un ampliamento delle esportazioni di cosmetica nei paesi Bric (Brasile, Russia, Cina, India) e nelle zone del Medio ed Estremo Oriente, dopo l’affermazione nei mercati di Francia, Germania, Stati Uniti e Regno Unito. Siamo convinti che l’internazionalizzazione è la strada giusta per avere anche benefici nel nostro mercato interno».
«La firma dell’accordo di settore – ha sottolineato il Presidente di Federchimica Squinzi – conferma l’importanza che la chimica sta assumendo nell’export italiano. Alcuni settori della chimica, in effetti, sono diventati a pieno titolo tra i più rappresentativi del Made in Italy, in quanto uniscono alla creatività del prodotto un forte contenuto tecnologico. L’accordo permette la realizzazione di importanti iniziative, in particolare a sostegno della cosmetica».