I precari dell’Istituto mettono in scena «Non sparate alla ricerca». Licenziate 200 persone e presto toccherà ad altre 230
Precari e licenziati dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale) non vanno in ferie, e sfidano il caldo agostano di Roma per mettere in scena dal vivo il loro clip «Non sparate alla ricerca».
Oggi, a Piazza Navona, dalle 17 in poi, i lavoratori dell’Istituto eseguono una rappresentazione «teatrale» della morte della ricerca e dei controlli ambientali, annientati da uno Stato che ha già allontanato 200 persone che in Ispra si occupavano di attività istituzionali e progetti di ricerca, e si appresta a espellerne altre 230, entro dicembre, dall’organico dell’ente.
L’intensificarsi della lotta, nel periodo estivo, è legato proprio ai tempi stretti a disposizione per risolvere la drammatica situazione occupazionale dell’Istituto, oltre alla preoccupazione per attività fondamentali per l’intera collettività: sono stati infatti allontanati lavoratori che si occupano di controlli ed emergenze in mare, rifiuti, certificazioni ambientali, emissioni in atmosfera, radiazioni nucleari, monitoraggio della qualità dell’ambiente urbano, inquinamento elettromagnetico, valutazione di impatto ambientale.
Dopo le vane promesse di trovare qualcosa che li riguardasse nel decreto anticrisi approvato di recente dal Parlamento, i precari tornano a chiedere al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo (che ha compiti di vigilanza sull’Istituto) e al governo tutto, una soluzione ad hoc per rilanciare l’operatività di un organismo fondamentale per il futuro dell’ambiente e la tutela della salute pubblica in Italia.
La Prestigiacomo si è battuta, con successo, per salvaguardare le prerogative del suo dicastero, in particolare quelle messe a rischio dall’articolo 4 del decreto (poi stralciato) in materia di centrali elettriche, ma non ha fatto altrettanto per tenere in servizio i lavoratori da lei vigilati, per i cui contratti l’Ispra ha peraltro già stanziato i fondi necessari.
Il clip che viene messo in scena a Piazza Navona è disponibile online all’indirizzo web www.nonsparateallaricerca.org, insieme a una petizione destinata al ministro Prestigiacomo, su cui sono state già raccolte oltre 3mila firme, mentre il video su youtube ha già registrato 7mila visualizzazioni circa. Tra i firmatari della lettera ci sono: Margerita Hack, Umberto Guidoni, Concita De Gregorio, Giuliana Sgrena e Federica Mogherini.
(Fonte l’assemblea dei precari Ispra)