La regione con il più alto numero di vele

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Le foci dei fiumi risultate fuori dai limiti sono risultate 4, sintomo di una rete di depurazione ancora carente soprattutto nelle aree interne ma che testimonia il buon lavoro sin qui svolto sulle acque di balneazione

La nave della Goletta verde di Legambiente è arrivata sulle coste sarde e i primi risultati sono positivi.

La Sardegna infatti si distingue in positivo: non solo può vantare ben 35 comuni costieri insigniti delle Vele della Guida blu di Legambiente e Toring club, ma è anche la regione con il più alto tasso di vele, esattamente 3,4 per località.

E anche dalle analisi sulle acque effettuate dai biologi del Cigno verde arrivano notizie incoraggianti. Nonostante la Goletta verde sia salpata per andare a caccia dei punti critici del mare, infatti, sono solo quattro le foci dei fiumi risultate fuori dai limiti. Un dato che testimonia il buon lavoro sin qui svolto sulle acque di balneazione della Sardegna, ma che rappresenta anche uno stimolo per migliorare la situazione sul fronte della depurazione, soprattutto dei Comuni delle aree interne.

I dati sullo stato di salute di mare e coste della Sardegna sono state presentate questa mattina in conferenza stampa a Cagliari, presso la Lega navale, da: Stefano Ciafani, responsabile scientifico Legambiente, Vincenzo Tiana, presidente Legambiente Sardegna, Carla Migoni, direttrice Legambiente Sardegna, Ignazio Tolu, assessore alle Politiche energetiche ambientali ed Economia verde della provincia di Cagliari, Pierluigi Cabras, sindaco di Domus De Maria e Francesca Maria Montemagno, responsabile comunicazione e marketing Renergies Italia.

Quest’anno le analisi di Goletta verde, con campionamenti puntuali e in grado di fornire un’istantanea dello stato di salute del mare, vogliono essere campanello d’allarme per situazioni critiche che necessitano maggiori controlli. Per la Sardegna dati negativi sono stati registrati alle foci dei tre fiumi e allo sbocco a mare di un canale.

Sotto accusa ci sono le foci del rio Mannu (Ss) e del canale Sarrala (Og), entrambe gravemente inquinate. Meno gravi, ma con valori di contaminazione microbiologica oltre i limiti di legge, anche le foci del Siniscola (Nu) e del Coghinas (Ss).

«Considerando l’estensione della Sardegna e i suoi 1.731 chilometri di costa – commenta Stefano Ciafani – i dati emersi dal monitoraggio della Goletta verde possono essere considerati globalmente positivi. Ma se da una parte è innegabile che la regione Sardegna si sia impegnata nella salvaguardia e nella promozione dell’ambiente, dall’altra i problemi di depurazione sussistono tuttora. Le quattro foci inquinate, infatti, sono il sintomo di una rete di depurazione ancora carente soprattutto nelle aree interne, che più in generale arriva solo al 68% della popolazione regionale. Chiediamo quindi alla Regione e ai Comuni, tanto quelli costieri che quelli dell’entroterra, di avviare subito un programma di sviluppo della rete depurativa dell’Isola».

Ben 35 località sono state inserite nella Guida blu 2009, premiate per la qualità delle acque di balneazione, dei paesaggi e delle spiagge, per il rispetto, la valorizzazione e la tutela dell’ambiente e per l’attuazione di politiche all’insegna della sostenibilità.

Riflettori puntati, in particolare, sulle località che ottengono le cinque vele:

Domus de Maria (Ca), Posada (Nu) e Baunei (Nu).

Attenzione alta anche per le undici municipalità a quattro vele:

Arbus (Ca), Villasimius (Ca), Cabras (Or), Bosa (Nu), Alghero (Ss), Sant’Anna Arresi (CI), Pula (Ca), Orosei (Nu), Arzachena (Ss), Siniscola (Nu), Santa Teresa di Gallura (Ss), e per i 18 comuni a tre vele.

La conferenza stampa di questa mattina è stata l’occasione per la consegna ufficiale delle Cinque vele al sindaco di Domus de Maria, Pierluigi Cabras.

«Questa flotta di Comuni delle Vele non solo ci rende orgogliosi – ha commentato Vincenzo Tiana, presidente Legambiente Sardegna – ma è frutto di un impegno verso l’ambiente profuso a tutto tondo. L’assegnazione delle vele, infatti, è il risultato a cui si giunge incrociando 128 indicatori, che prendono in esame non solo la qualità ambientale e dei servizi ricettivi, ma anche l’uso del suolo, il degrado del paesaggio, la biodiversità, le politiche per la mobilita, quelle per l’energia e per la gestione dei rifiuti, le iniziative per la sostenibilità, la disponibilità di prodotti alimentari locali da coltivazioni biologiche e a basso impatto ambientale.

Va riconosciuto che, almeno negli ultimi anni, la regione Sardegna si è impegnata per la salvaguardia del patrimonio costiero dell’Isola. Per proseguire in questo cammino di sviluppo sostenibile chiediamo alla Regione di rafforzare il Piano paesaggistico regionale (Ppr), o quantomeno di chiarire una volta per tutte cosa intenda fare del Piano. Esprimiamo, infatti, un giudizio critico sulla proposta del Piano casa regionale, che prefigura un arretramento rispetto alla salvaguardia dell’ecosistema costiero-marino contenuta nell’attuale Ppr».

Da Cagliari, infine, Goletta verde da appuntamento a stampa e cittadini al prossimo settembre. Dal 4 al 6 settembre, infatti, si svolgerà a Siniscola (Nu) la sesta edizione della Festa del Mare.

I prelievi vengono eseguiti dalla squadra di tecnici che viaggia via terra e vengono effettuate le analisi chimiche direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e le analisi sono fatte nei laboratori mobili lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri microbiologici indagati sono i coliformi fecali, streptococchi fecali, Escherichia coli.

(Fonte Goletta verde di Legambiente – Laura Genga)