Gas serra – Le riduzioni della Nuova Zelanda

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L’obiettivo è del 10-20% nel 2020 rispetto ai livelli del 1990. Previsti riduzioni delle emissioni a livello nazionale, stoccaggio del carbonio nelle foreste e acquisito di crediti di emissione da altri Paesi

I Ministri per i cambiamenti climatici neozelandesi, Nick Smith e Tim Groser, hanno annunciato un obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra compreso nell’intervallo del 10-20% nel 2020 rispetto ai livelli del 1990. L’impegno, si legge nel comunicato ministeriale, è tuttavia «condizionale all’approvazione di un accordo mondiale sul clima che limiti le concentrazioni atmosferiche di CO2 eq a 450 ppm e l’aumento della temperatura media mondiale a 2°C, con leggi efficaci sulle foreste e che permetta alla Nuova Zelanda di accedere ai mercati internazionali del carbonio».

Altre condizioni poste comprendono impegni confrontabili da parte degli altri Paesi industrializzati e azioni da parte dei Paesi in via di sviluppo più avanzati commisurati alle loro capacità.

Nello stabilire l’obiettivo, il Governo della Nuova Zelanda ha valutato e bilanciato le opportunità economiche con le responsabilità ambientali.

Il Paese intende raggiungere l’obiettivo attraverso una combinazione di: riduzioni delle emissioni a livello nazionale, stoccaggio del carbonio nelle foreste e acquisito di crediti di emissione da altri Paesi.

L’annuncio è stato portato anche a Bonn, dove si sono svolte le Consultazioni informali intersessionali1 del «Gruppo di lavoro ad hoc sull’azione cooperativa di lungo termine» (Ad Hoc Working Group on Long-term Cooperative Action, Awg-Lca) e del «Gruppo di lavoro ad hoc sugli ulteriori impegni per i Paesi inclusi nell’Allegato I che hanno ratificato il Protocollo di Kyoto» (Ad Hoc Working Group on Further Commitments for Annex I Parties under the Kyoto Protocol, Awg-Kp) dell’Unfccc e del Protocollo di Kyoto, rispettivamente.

(Fonte Focal Point Ipcc per l’Italia)