Un sistema di «porta a porta», isole ecologiche e impianti di compostaggio. Questo garantirebbe la diminuzione dei rifiuti da smaltire in discarica e negli inceneritori
Dal dossier «Comuni recicloni 2009» emerge una situazione non positiva per la Basilicata, in cui si continua a leggere di interventi che richiamano e sperano che la Basilicata vada in «emergenza rifiuti» per poter nominare un commissario unico che abbia pieni poteri per risolvere i problemi.
Da rapporto di Legambiente si evidenzia che :
– le gestioni emergenziali non siano la risposta al problema anzi, spesso, sono solo l’inizio di una fase ancor più problematica, la Campania ne è un esempio lampante, e il peggiore dei modi possibili di utilizzare le risorse pubbliche.
– La Basilicata, con i suoi piccoli numeri, non ha bisogno di Commissari straordinari ma, invece, di una inversione di approccio, passando rapidamente da un sistema che si preoccupa dello smaltimento e del suo costo, ad un sistema di raccolte differenziate spinte basate sul sistema del «porta a porta» che, unitamente alla realizzazione delle isole ecologiche intercomunali e dei necessari impianti di compostaggio, garantirebbe in tempi rapidi la diminuzione delle quantità di rifiuti da smaltire ed il conseguente ricorso alla discarica e renderebbe non necessario il ricorso all’incenerimento.
– La soluzione non è quindi il Commissario ma il coinvolgimento dei territori, delle amministrazioni, dei cittadini, nella condivisione di un progetto che veda, per la prima volta in Basilicata, veramente la raccolta differenziata ed il recupero dei materiali, al centro della strategia di gestione dei rifiuti.
– È necessario che intorno al problema ci sia il sufficiente approfondimento da parte di tutti dei casi di successo, anche in territori molto vicini a noi.
Salerno, un esempio da imitare
Il Dossier mette in risalto la situazione esemplare che si è venuta a creare nella città di Salerno che nel giro di pochi mesi ha superato il 45% di raccolta differenziata grazie all’impegno delle amministrazioni locali e dei cittadini, e si evidenzia che:
– La soluzione ai problemi dei rifiuti è «a portata di mano, perché solo con la raccolta differenziata si possono ridurre i volumi e le quantità in smaltimento e perché, anche dal punto di vista dei costi, la raccolta differenziata conviene».
– Le gestioni integrate dei rifiuti permettono infatti una ottimizzazione dei costi e delle rese dei circuiti di raccolta differenziata e di quelli della frazione non differenziata.
– è assolutamente evidente, dalle tante esperienze di successo che ci sono anche in Italia, che la raccolta differenziata deve essere finalizzata al recupero di materia, pena la scarsa efficacia in termini di risultati: basse percentuali di intercettazione delle frazioni, bassa qualità del materiale raccolto e quindi bassi ricavi dalla vendita del materiale.
– è insensato pensare che oggi si debba ricorrere alla discarica e all’incenerimento massivo e solo domani al riciclaggio, alla differenziazione dei flussi nelle case e negli uffici, alla riduzione all’origine, a cambiare comportamenti e stili di vita.
L’esempio di Salerno
La collaborazione tra Conai ed il comune di Salerno è nata nel corso del 2007: a seguito della sigla un Protocollo d’Intesa si è proceduto alla realizzazione di un piano industriale per la raccolta e gestione dei rifiuti con un sistema integrato, completamente diverso dal sistema di raccolta tradizionale a cassonetto.
Il nuovo progetto ha permesso di sviluppare una sinergia tra l’amministrazione comunale ed il sistema Consortile secondo le seguenti tappe:
– è stato compiuto uno studio capillare su tutto il territorio nella fase di stesura del piano.
– a inizio 2008 è stato presentato all’amministrazione comunale il piano industriale con la tempistica delle attività di start-up. Le attività prevedevano la copertura dell’intero territorio comunale in 5 fasi (ognuna da c.ca 30.000 abitanti) entro 9 mesi dall’avvio del progetto stesso.
Nel contempo l’Amministrazione ha provveduto:
– all’approvvigionamento di tutti i mezzi e le attrezzature indicati nel piano industriale.
– ha messo a disposizione dei volontari, che per tutta la durata del progetto facessero da facilitatori e informatori presso le utenze domestiche e commerciali.
– sono stati consegnati direttamente alle singole utenze i kit per il nuovo sistema di raccolta differenziata.
Dopo circa 9 mesi dall’avvio del nuovo piano di gestione dei rifiuti, a fine 2008 è stato raggiunto il 45% come dato medio di raccolta differenziata e il trend di crescita dei primi mesi del 2009 evidenzia un andamento che ha già fatto segnalare l’avvicinamento a quota 70%.
Salerno con i suoi circa 150.000 abitanti spicca come modello gestionale adottabile, in termini di approccio, da tutte le città del nostro paese che presentino caratteristiche urbanistiche simili. In un anno di intensa attività da parte di tutti i soggetti coinvolti i risultati non hanno tardato ad arrivare e la risposta della cittadinanza non si è fatta attendere.
Proprio per la rapidità di attuazione e per i risultati raggiunti nell’arco di così poco tempo, Conai e Legambiente conferiscono il premio «Conai» al comune di Salerno, a dimostrazione che si possono realizzare azioni efficaci in aree di particolare difficoltà.
(Fonte Legambiente Basilicata)