No ai sacchetti in plastica

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Saremo tutti invitati a non usarli, per la nostra salute e per la conservazione dell’ecosistema marino

Il 12 settembre per iniziativa di Mcs, The Marine conservation society, si celebrerà la prima giornata internazionale senza sacchetto in plastica, ovvero una giornata in cui saremo tutti invitati a non accettare o usare sacchetti in plastica per trasportare i nostri acquisti, ma borse riutilizzabili.

Mcs è una società inglese non profit dedicata alla conservazione dell’ecosistema marino.

In Italia è attiva la campagna Porta la Sporta, promossa dall’associazione «Comuni virtuosi» nata nel 2005, per dimostrare come sia facile modificare stili di vita errati semplicemente diventandone completamente coscienti e attuando semplici accorgimenti.

Alcuni dati relativi all’uso della plastica

– La produzione di plastica assorbe l’8% della produzione mondiale di petrolio.

– Attualmente nel mondo si producono 200 milioni di tonnellate di plastica all’anno di cui solo il 3% viene riciclato, mentre il 50% viene utilizzato per articoli monouso o imballaggi che vengono buttati entro l’anno.

– Circa 4/5 del rifiuto in mare arriva da terra sospinto dal vento o trascinato da scarichi d’acqua e fiumi e quasi il 90% del rifiuto galleggiante in mare è costituito da plastica.

– A livello mondiale sono almeno 143 le specie marine che sono rimaste vittime di entanglement, il fenomeno per cui gli animali rimangono imbrigliati in sacchetti, reti o altri rifiuti plastici e finiscono per morire di fame, soffocamento o annegamento.

– Inoltre, trattandosi di plastica, ciò che ha causato la morte dell’animale torna libero di fare altri danni una volta che l’organismo si è decomposto.

Cosa fa la plastica in mare

La plastica in mare agisce come una spugna attirando le sostanze chimiche idrorepellenti come quelle raggruppate nella categoria chiamata «inquinanti organici persistenti», ma anche metalli pesanti come mercurio zinco e piombo che vengono assorbiti dalla superficie dei detriti plastici in concentrazioni fino a un milione di volte superiori a quella contenuta nell’acqua marina.

Quindi perché usare per pochi minuti un oggetto che può durare anche 100 anni? Stiamo parlando del sacchetto di plastica che a volte, sempre meno frequentemente, ci viene dato gratuitamente, ma per cui tutti paghiamo un caro prezzo.

(Fonte StudiotreS)