…ma non della superficie interessata che è aumentata: Puglia in testa. Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige regioni dove non ci sono stati incendi nei boschi
Dal 1° gennaio al 23 agosto 2009 si sono verificati complessivamente 2.862 incendi boschivi che hanno percorso 51.423 ettari di cui 22.128 boscati e 29.295 non boscati. Rispetto allo stesso periodo del 2008, quando i roghi erano stati 4.503, c’è stata una diminuzione del 40 per cento degli incendi boschivi. In aumento la superficie totale percorsa dalle fiamme che passa da 51.125 ettari del 2008 agli attuali 51.423. Diminuisce la superficie boscata andata in fumo rispetto a quella rilevata nello stesso periodo del precedente anno (22.375 ettari del 2008 contro i 22.128 del 2009) e aumenta quella non boscata (28.750 ettari del 2008 contro i 29.295 del 2009).
Le regioni e gli incendi
A partire dal 22 luglio a causa dell’instaurarsi di bolle di calore accompagnate da forti venti meridionali, la situazione degli incendi ha assunto una fase di criticità in diverse regioni italiane, ma soprattutto in Sardegna dove si sono sviluppati numerosi e complessi incendi difficili da controllare e che hanno percorso superfici particolarmente elevate.
Si stima che dal 1° gennaio al 15 agosto 2009 in Sardegna si sono verificati circa 451 incendi, che hanno percorso quasi 40mila ettari di superficie di cui più di 15mila ettari boscati. La mappa dei roghi identifica la Campania come uno dei posti «più caldi» d’Italia nel periodo 1° gennaio – 23 agosto 2009: 449 incendi. Seguono la Toscana (436), la Liguria (262), la Puglia (243), il Lazio (177), la Calabria (130 dato aggiornato al 15 agosto 2009), la Sicilia (126), la Lombardia (118), il Piemonte (113), la Basilicata (96), il Veneto (74), l’Emilia Romagna (50), l’Umbria (33), il Molise (31), le Marche (27), Friuli Venezia Giulia (24), l’Abruzzo (18) e Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige con 2 roghi ciascuno.
In Puglia si è avuta la più estesa superficie boscata percorsa dal fuoco (1.467 ettari). Seguono la Campania (1.050), la Toscana (782), il Lazio (536), la Calabria (531 dato aggiornato al 15 agosto 2009), la Sicilia (510), la Liguria (306), la Lombardia (267), il Piemonte (230), la Basilicata (218), il Friuli Venezia Giulia (215), il Molise (52), l’Emilia Romagna (51), l’Umbria (38), l’Abruzzo (32), le Marche (27) e il Veneto (9).
La Sardegna, da sola, ha fatto registrare 15.807 ettari di superficie boscata andata in fumo (dato aggiornato al 15 agosto 2009). La Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige vantano l’insolito primato di regioni dove non c’è stata superficie boscata percorsa dal fuoco. Per quanto riguarda la superficie media degli incendi (ha/incendio), è ancora la Puglia a far registrare i numeri più alti: 15,1 contro una media nazionale di 18 (da sola la Sardegna ha fatto registrare l’87,6, dato aggiornato al 15 agosto 2009).
L’attività investigativa del Corpo forestale dello Stato
Dal 1° gennaio al 31 agosto 2009 i comandi territoriali del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato a piede libero 168 persone per il reato di incendio boschivo e tratto in arresto altre 3 (due in provincia di Cosenza e una in provincia di Viterbo). Ricordiamo il numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato, gratuito e attivo tutti i giorni 24 ore su 24, al quale ogni cittadino può segnalare la presenza di incendi o di eventuali incendiari che danno fuoco ai boschi e danneggiano il nostro patrimonio naturale.
(Fonte Corpo forestale dello Stato)