Il comune di Seravezza dedica una rassegna al grande fiume toscano, ai suoi passaggi e ai suoi popoli
Un territorio e la comunità che lo abita si influenzano sempre reciprocamente. L’ambiente culturale e quello fisico non possono che contaminarsi l’un l’altro, contagiarsi, condizionarsi a vicenda.
Non stupisce, allora, che l’assessorato alla cultura del comune di Seravezza, in provincia di Lucca, abbia organizzato la mostra «Terre d’Arno, paesaggi e cultura nella pittura italiana tra Seicento e Novecento», nel cui percorso espositivo l’esistenza del fiume si intreccia con la storia artistica e culturale del territorio che attraversa.
L’esposizione interessa un periodo storico lungo e diversificato e presenta opere che vanno dalle preziose incisioni seicentesche dedicate a Firenze ai capolavori dei macchiaioli realizzati sulle rive dell’Arno.
Si tratta, in altri termini, di un viaggio ideale nello spazio (lungo il tracciato del grande fiume toscano) e nel tempo (attraverso i secoli e le culture), che conduce il visitatore alla scoperta della memoria collettiva delle popolazioni dell’Arno. Tra i lavori esposti, spiccano la pitture di paesaggio di Pandolfo Reschi, della seconda metà del Seicento, e quelle di Vanvitelli, considerato il vero fondatore del vedutismo in Italia.
Il percorso espositivo si snoda poi attraverso capolavori dell’Ottocento realizzati da Giovanni Fattori, Egisto Ferroni, Niccolò Cannicci ed altri esponenti del movimento macchiaiolo, per poi giungere alla produzione del Novecento, con artisti come Benvenuto Benvenuti e Spartaco Carlini.
La mostra, curata da Enrico Dei in collaborazione con Andrea Baldinotti, sarà visitabile fino al 12 ottobre. Biglietti: intero 5 euro, ridotto 3 euro.
Info:
Palazzo Mediceo, Via del Palazzo – Seravezza (LU)
Tel +39 0584 756100
info@palazzomediceo.com
www.palazzomediceo.com