Verrà proiettato un reportage che mostra come le scimmie selvatiche vengono maltrattate per esser sottoposte a crudeli esperimenti
Domani alle 11, presso l’Unione culturale Franco Antonicelli, a Torino sarà lanciata la nuova campagna a livello europeo per fermare la sperimentazione sulle scimmie nei laboratori di tutta Europa promossa da «Animal defenders international» (Adi) e «AgireOra network».
L’evento è aperto alla stampa e al pubblico, e includerà la proiezione del documentario «Salviamo i primati», che svela la realtà finora nascosta dell’uso dei primati nella sperimentazione e contribuirà a risvegliare le coscienze come nessun altro documento ha mai saputo fare prima.
Saranno presenti all’evento il dott. Massimo Tettamanti, chimico, esperto in metodi sostitutivi alla sperimentazione animale e la dott.ssa Elena Baistrocchi, Primatologa presso l’Università di Firenze che approfondiranno gli aspetti principali.
La proiezione di questo documentario è un reportage che colpisce nel profondo e mostrerà:
– come le scimmie selvatiche vengono catturate per essere usate nella sperimentazione,
– l’interno di uno stabilimento di cattura e allevamento che
rifornisce i laboratori,
– esperimenti su scimmie sveglie e coscienti,
– esempi di metodi alternativi moderni e realmente scientifici. Durante l’evento verrà rilasciato la cartolina indirizzata all’ambasciatore Ue per l’Italia, attualmente in distribuzione in tutto il Paese.
La petizione invece può esser firmata anche on-line.
Questa campagna ha lo scopo di fare pressione sul Consiglio dei Ministri dell’Ue, presso cui è attualmente in esame la revisione della Direttiva europea 86/609 sulla sperimentazione animale.
La Commissione europea ha proposto alcune restrizioni sull’uso dei primati negli esperimenti e un giro di vite sulle catture dei primati in natura da parte delle aziende che riforniscono i laboratori europei.
I promotori della campagna chiedono al Governo italiano di sostenere e rafforzare questi provvedimenti presso il Consiglio dei Ministri dell’Unione europea.
(Fonte Agireora)