Più strade non diminuiscono il traffico

721
Tempo di lettura: 6 minuti

Fino al 22, in circa 1.300 città europee tante campagne per migliorare la qualità della vita. L’Italia brilla in pigrizia…

Da oggi e fino a martedì 22 ci sarà l’«European mobility week-Settimana europea della mobilità» giunta alla sua VIII edizione.

Come ogni anno l’evento richiama l’attenzione sulla mobilità urbana, più verde e più sicura, e in questa occasione le città europee possono annunciare le loro più recenti iniziative del settore.

Si tratta del più importante evento dell’Ue dedicato alla mobilità sostenibile: una settimana di eventi importanti che hanno lo scopo di incentivare una politica di miglioramento della qualità della vita e delle condizioni di salute della cittadinanza. Sarà anche un momento di avvio di progetti e attività significative nei campi dell’educazione, della responsabilizzazione, dell’uso intelligente dell’auto e dei diversi sistemi di trasporto sostenibile.

1.300 città grandi e piccole di tutta Europa parteciperanno ad una serie di attività per dimostrare che è possibile muoversi in modo diverso e sostenibile.

Il tema di quest’anno è «Strade per la gente» che implica una chiara presa di posizione: «non è costruendo più strade che si risolveranno i problemi di trasporto».

Durante la settimana, le autorità locali saranno invitate a riservare alcune strade al traffico non motorizzato.

La settimana culminerà in una giornata senz’auto, «In town without my car! – In città senza la mia auto!» che avrà luogo martedì 22 in quasi tutte le città partecipanti.

Tra le iniziative a lungo termine previste ci saranno:

– la creazione di zone a traffico limitato o senz’auto;

– l’avvio di programmi di riduzione della velocità;

– il miglioramento delle reti di piste ciclabili e delle attrezzature per i ciclisti e il varo di nuove flotte di autobus ecologici.

Ogni autorità locale partecipante dovrebbe inaugurare almeno un nuovo progetto permanente, come è successo l’anno scorso in cui sono state varate in media 2,4 misure permanenti.

La città che si è aggiudicata il premio per il 2007, Léon, ha inaugurato una nuova linea di autobus e una nuova pista ciclabile.

Nel 2006 Copenhagen aveva vinto il premio effettuando 15 nuovi esperimenti sul traffico, per esempio mettendo alla prova nuove strategie di parcheggio.

A partecipare all’evento ci saranno oltre a tante città europee anche la Cina (per la prima volta), il Brasile, il Canada e la Tailandia.

Tra le città europee saranno coinvolte in prima linea circa 300 città austriache, circa 300 spagnole, e circa 100 città francesi e polacche, seguite dalle altre città europee.

Lo scorso anno, Budapest, fu vincitrice  dell’«European mobility week award» per le numerose iniziative messe in campo, e si candida a ripetere il primato anche quest’anno. L’Italia parteciperà con  poche città.

Il Commissario europeo per l’Ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato che «la lotta al cambiamento climatico e il miglioramento della qualità dell’aria sono fondamentali per il nostro benessere futuro. La settimana europea della mobilità contribuisce a rendere più respirabile l’aria delle nostre città».

Gli europei in questa occasione sono invitati a prendere la bicicletta tutti i venerdì, e secondo la formula del «venerdì casual», quel giorno ci si può recare al lavoro vestiti in modo meno formale, e quindi si può approfittare dell’occasione per fare in bicicletta il percorso casa-lavoro. Il buon esempio è stato dato già venerdì scorso da alcuni commissari europei.

Lo slogan della settimana è: «Mi muovo nella mia città senza auto e senza moto». E i sei motivi per farlo sono:

1. La bici è il mezzo di trasporto ideale per tutti i giorni

Dovunque tu vada la tua salute, il tuo portafoglio e l’ambiente ringraziano. La bicicletta oltretutto è il mezzo più veloce per percorrere tragitti inferiori ai 5 chilometri in città, garantito!

2. Usa regolarmente la bici

È dimostrato che 30 minuti al giorno in bici riducono lo stress, il rischio di malattie e migliorano la tua forma fisica. E allora perché non abbinarli al tragitto quotidiano verso il lavoro? Ma la cosa più importante rimane sempre il divertimento!

3. Aumenta la tua forma fisica

Forza, resistenza, capacità polmonare, funzionalità dei muscoli traggono enorme vantaggio dall’andare regolarmente in bicicletta. Oltretutto senza il rischio di sovraccaricare il corpo, perché il movimento circolare e morbido non danneggia le ginocchia.

4. Migliora la forma fisica

Chi non vorrebbe andare al mare o in piscina in forma smagliante? Andare in bicicletta tutti i giorni ti aiuta a mantenere o raggiungere il tuo peso-ideale senza diete drastiche, sempre in piena forma.

5. Basta con lo stress!

Quante volte hai provato lo stress di chi, fermo in coda in automobile sta per mancare un appuntamento urgente? È molto meglio andare al lavoro in bicicletta, niente file di auto incolonnate, si sfila al fianco. Il movimento fisico ti aiuta anche ad affrontare una giornata dura con la mente distesa e a rilassarti.

6. Non dimentichiamo il divertimento…

Sali in sella alla tua bicicletta e vai alla scoperta di un nuovo volto della tua città. Ed è ancora più divertente andare al lavoro insieme ad amici e colleghi.

L’Italia in coda all’elenco con poche città tra cui: Alghero, Bologna, Cesena, Como, Ferrara, Padova, Parma, Venezia, e le provincie di Roma e Treviso, Torino, Varese, Milano, Napoli, Ortisei (Bolzano), Vicenza, Maglie (Lecce), Reggio Emilia.

Eventi che si svolgeranno in alcune città italiane

– Genova. In occasione dell’evento, «Legambiente Cantiere Verde», promuoverà nella riviera genovese del Tigullio la «Carta di Bruxelles» già firmate da molti comuni europei nell’ambito della Conferenza internazionale «Velo City» tenutasi lo scorso 15 maggio.

I firmatari si impegnano a sollecitare Commissione e Parlamento europeo affinché attivino le politiche adeguate per portare nei Paesi dell’Unione europea l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto abituale dall’attuale 5 al 15% entro il 2020; assumere direttamente iniziative locali finalizzate a far aumentare al 15% il «modal share» (ripartizione modale) della bicicletta e a ridurre del 50%, entro lo stesso termine, gli incidenti mortali che colpiscono i ciclisti migliorando la sicurezza delle strade;

attivare opportune iniziative per aumentare gli spostamenti sicuri in bicicletta nei percorsi casa-scuola e casa-lavoro contribuendo allo sviluppo del turismo sostenibile in bicicletta.

E infine essi chiedono di istituire la figura del Responsabile europeo della mobilità ciclistica nell’amministrazione della Commissione europea, creare un gruppo inter-parlamentare sulla Mobilità in bicicletta nel Parlamento europeo e finanziare in maniera adeguata appositi Programmi europei finalizzati a sostenere quelle città e quelle Ong che promuovono gli spostamenti in bicicletta in Europa.

– Varese. È stata organizzata «Ciclocittà» nell’ambito del progetto Vainbici, che vuole sostenere la «cultura delle due ruote» in città. L’iniziativa partirà domani  quando Ciclocittà accoglierà i «ciclisti urbani» con un piccolo omaggio e proseguirà nel fine settimana con un momento «turistico-ricreativo», conla visita su due ruote delle ville e dei parchi della città.

Ma il vero obiettivo dell’iniziativa sta nel promuovere la cultura della bicicletta come mezzo da impiegare nella vita di ogni giorno, e per questo l’amministrazione varesina si sta impegnando per creare una rete ciclabile e migliorare lo scambio treno/bicicletta e favorire il bike saring, tutto questo e i parcheggi per favorie l’interscambio, verrà integrato nel Piano urbano della mobilità.

– Bologna. Anche quest anno partecipa all’evento per sostenere sempre di più l’utilizzo della bicicletta e di tutti i mezzi di trasporto eco-compatibili. La settimana  in programma, da domani al 22, torna sotto le Due Torri con un ricco calendario di iniziative tra cui biciclettate e il check-up gratuito per le biciclette che sarà offerto dalla «Ciclofficina» in piazza del Nettuno, dove sarà anche possibile marchiare le due ruote contro i furti.

– Parma. In coerenza con la forte vocazione di città eco-sostenibile, Parma ha aderito al programma europeo mettendo in atto strumenti e strategie per incoraggiare i cittadini a muoversi secondo modalità sostenibili.

Infatti a Parma si terranno incontri per aggiornare i cittadini sui provvedimenti di tutela ambientale per il prossimo autunno/inverno (piano sosta), verranno illustrate le iniziative per la diffusione di forme di trasporto alternative, dalla mobilità pedonale e ciclabile al potenziamento del car e bike sharing alla possibilità di pagare la sosta con il cellulare.

Verranno presentati inoltre importanti progetti relativi alla sicurezza stradale, al mobility management, alle isole ambientali e per la diffusione dei carburanti meno impattanti. La settimana terminerà il 22 con la chiusura totale al traffico della zona del centro storico.

– Napoli. Partecipa alla settimana della mobilità avviando un corso (dal 16 al 22) di «eco-guida» organizzato dall’Anea (Agenzia napoletana energia e ambiente), per insegnare ai giovani come risparmiare carburante e inquinare meno.

«Il corso servirà per capire quanto sia importante compiere piccole azioni quotidiane per dare un grande segnale di cambiamento come lasciare a casa l’auto, raggiungere l’ufficio in bici, spostarsi con i mezzi pubblici e se proprio non si può rinunciare al proprio veicolo, almeno si può imparare a guidarlo in modo meno inquinante» spiega il direttore Michele Macaluso.

La lezione sulla guida sostenibile dovrà esser inserita nel corso per conseguire la patente e verrà inaugurato domani alle 15 presso l’autoscuola Serapide in via Solfatara a Pozzuoli.

Per fare ciò è stata fatta una convenzione tra 19 autoscuole di Napoli e della provincia e l’amministrazione di Palazzo San Giacomo. Dopo la lezione ai ragazzi verrà consegnato un decalogo sulle principali regole da seguire per risparmiare carburante e inquinare meno. Eccolo in sintesi: accelerare gradualmente, inserire subito una marcia superiore, mantenere una velocità moderata e uniforme, evitare brusche frenate, decelerare gradualmente, gonfiare le ruote al punto giusto, rimuovere porta-sci o portapacchi, utilizzare dispositivi elettrici solo se necessario, limitare l’uso del climatizzatore.

E infine consultare la classifica delle autovetture più «verdi», come prevede la direttiva Ue 1999/94, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dal ministero dello Sviluppo economico.