Agosto rovente e mari caldissimi

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La temperatura superficiale delle acque oceaniche è stata di 0,57 °C superiore alla media degli ultimi 130 anni

Il consueto bollettino Noaa (l’Amministrazione americana che presiede al controllo dell’atmosfera e degli oceani) segnala ormai come una routine il progressivo aumento delle temperature con in più una preoccupante novità: il surriscaldamento degli oceani a livelli record.

Vediamo nel dettaglio.

Temperature Agosto 2009

Il mese di agosto 2009 mostra un nuovo record (dopo quello di luglio e di giugno), di riscaldamento degli oceani di tutto il mondo a partire dal 1880. La temperatura superficiale delle acque oceaniche mondiali è stata di 0,57 °C superiore alla temperatura media degli ultimi 130 anni. Fortemente surriscaldati i mari artici, l’Atlantico settentrionale ed il Pacifico orientale intertropicale (dove ha concorso anche il fenomeno di El Niño in corso). Il precedente record era dell’agosto 2005. Complessivamente, però, gli oceani dell’emisfero meridionale si sono surriscaldati di più di quelli dell’emisfero settentrionale (a parte le forti anomalie dell’Atlantico settentrionale e dei mari artici).

Non così per i continenti. Record di riscaldamento nel mese di agosto 2009 per le temperature dei continenti situati nell’emisfero sud (Australia, Sud America e parte dell’Africa), dove però agosto è l’ultimo mese invernale. Meno surriscaldati i continenti dell’emisfero settentrionale dove il mese di agosto si posiziona al decimo posto tra i mesi di agosto più caldi dal 1880.

Complessivamente, per quanto riguarda la temperatura media globale (comprensiva di oceani e continenti), il mese di agosto è stato il secondo agosto più caldo dal 1880, con una anomalia termica di +0,62 °C rispetto alla temperatura media globale di questi ultimi 130 anni (al primo posto è l’agosto 1998).

Disaggregando i dati si nota quanto segue:

Il maggiore surriscaldamento si è verificato nell’Europa centro occidentale e settentrionale, dove si sono verificati incrementi di temperatura fino a +4°C in più rispetto alla media di riferimento per agosto (periodo 1960-90). Forte surriscaldamento si è anche verificato nell’Africa nord occidentale, in Medio Oriente, in India, ma soprattutto nell’emisfero meridionale ed in particolare in Australia, Nuova Zelanda ed Argentina (fino a +5 °C in più rispetto alla media di riferimento per agosto). Viceversa, più freddi del normale gli Usa centrali e parte del Canada, l’Alaska occidentale, la Russia occidentale ed il Giappone.

Estate 2009

L’estate 2009, a livello globale, si caratterizza per il record di riscaldamento degli oceani di tutto il mondo a partire dal 1880. Infatti, temperatura media delle acque superficiali degli oceani mondiali, nel trimestre giugno-agosto, è stato di 0,58 °C superiore a quella media degli ultimi 130 anni. Il precedente record era dell’estate del 1998. Tra surriscaldamento degli oceani dell’emisfero settentrionale ed oceani dell’emisfero meridionale, non vi sono differenze significative.

I continenti dell’emisfero meridionale, nell’estate del 2009, sono stati più surriscaldati di quelli dell’emisfero settentrionale anche se non a livello di record. In particolare, il surriscaldamento estivo dei continenti dell’emisfero meridionale si posiziona al terzo posto fra tutte le estati più calde di questi ultimi 120 anni, mentre quelli dell’emisfero settentrionale solo al decimo posto.

Complessivamente nell’estate del 2009 la temperatura media globale è stata la terza più alta temperatura estiva media globale a partire dal 1880, con una anomalia di 0,59 °C. Al primo posto si posizioona l’estate del 1998 ed al secondo posto l’estate del 2005.

Disaggregando i dati si nota quanto segue:

Il maggiore surriscaldamento si è verificato in tutta l’Europa, nel nord Africa, ma anche in Australia (fino a +4 °C in più rispetto alla media di riferimento per il periodo estivo). Forte surriscaldamento è stato osservato anche in gran parte del continente asiatico centrale ed occidentale e in parte del sud America. Viceversa più freddi del normale il Canada e gli Usa centrali.

Precipitazioni

Agosto 2009

Precipitazioni molto intense e di molto superiori alla media, si sono verificate sulle Isole Britanniche, nell’Alaska orientale, nella parte meridionale del Brasile, in Argentina, in Cile e in tutto il sud est asiatico. Siccità o precipitazioni molto scarse, invece, sono state osservate nell’Europa centrale e meridionale, nella parte settentrionale del sud America, nell’Australia orientale, gran parte dell’Asia orientale ed in india.

Estate 2009

Precipitazioni molto intense e di molto superiori alla media si sono verificate sulle Isole Britanniche, gli Usa nord orientali, sul Brasile meridionale e parte dell’Asia orientale, della Russia occidentale e dell’Europa orientale. Viceversa, assenza, o quasi, di precipitazioni sono state osservate sulle isole del pacifico occidentale, gran parte dell’India e del sud est asiatico. Precipitazioni scarse anche negli Usa meridionali ed in Messico e nella parte settentrionale dell’America del sud.

Ghiacci polari

La riduzione della estensione dei ghiacci artici, osservata in agosto 2009, è stata di 1,4 milioni di km2, pari al 18,4% della estensione media osservata nel periodo 1979-2000. L’entità della riduzione non è, comunque, ai livelli record raggiunti nell’agosto 2007 (-30%) e nell’agosto 2008 (-21%). Dal 1979 ad oggi, l’estensione dei ghiacci artici è diminuita al tasso medio del 8,7% per decennio.

I ghiacci antartici hanno mostrato invece un aumento del 2,7% della loro estensione, rispetto alla estensione media del periodo 1979-2000 e sono in controtendenza rispetto agli ultimi tre anni. L’estensione dei ghiacci antartici mostra, comunque, una variabilità accentuata negli anni, con alternanza tra periodi di riduzione e periodi di aumento. Complessivamente, considerando tutto il periodo compreso dal 1979 ad oggi, l’estensione dei ghiacci antartici è, però, aumentata al tasso medio dello 0,4% per decennio.