La campagna di Greenpeace contro l’importazione del riso Ogm della Bayer (LL62). Non esclusi ancora i pericoli
Dopo la Tailandia, Greenpeace porta la «rice art» anche in Italia. Questa mattina infatti, un enorme disegno di circa 800 metri quadri è comparso in una risaia biologica nella provincia di Milano. Gli attivisti hanno lavorato diverse ore per tracciare la sagoma dello stivale italiano che calcia via gli Ogm. L’obiettivo è proteggere il riso e l’agricoltura italiana dalla minaccia dell’ingegneria genetica nel settore agro-alimentare.
A livello europeo presto si dovrà votare per l’autorizzazione all’importazione del riso Ogm della Bayer (LL62), modificato per resistere a un erbicida tossico, il glufosinato. Il glufosinato è considerato così pericoloso per gli esseri umani e per l’ambiente che presto sarà vietato in Europa.
«L’Italia è il principale produttore di riso e di biologico a livello europeo, che senso ha rischiare col riso transgenico? Anche la Bayer ha ammesso che questo riso potrebbe accidentalmente germinare, col rischio di contaminare la produzione nazionale – afferma Federica Ferrario, responsabile campagna Ogm di Greenpeace Italia -. Tutto ciò mentre permangono i dubbi sulla sicurezza per il consumo animale e umano degli Ogm. Vogliamo mandare un messaggio forte al governo italiano e alle autorità europee per impedire l’importazione del riso transgenico».
Il disegno è stato realizzato in un campo di riso della varietà «volano» in un’azienda convertita al biologico da ormai 20 anni, e compresa nel territorio del Parco del Ticino. L’attività di Greenpeace si è svolta con l’appoggio del Parco.
«Il Parco del Ticino da molti anni applica una politica agricola improntata all’agricoltura biologica e integrata per salvaguardare la biodiversità e per tutelare il paesaggio – dichiara Milena Bertani, Presidente del Parco Ticino -. Per questo appoggiamo la campagna di Greenpeace contro la commercializzazione di riso Ogm, considerando che proprio il riso è uno dei prodotti più significativi del nostro territorio, che vogliamo mantenere non-ogm».
Greenpeace fa campagna per un’agricoltura e una produzione di alimenti non-Ogm, basati su principi di sostenibilità, protezione della biodiversità e in grado di fornire a tutte le persone l’accesso a cibi sicuri e nutrienti. L’ingegneria genetica è una tecnologia non necessaria e non voluta che contamina l’ambiente, minaccia la biodiversità e pone rischi inaccettabili per la salute.
Sul sito web dell’associazione è possibile partecipare alla petizione online per chiedere ai governi e autorità europee di proteggere i consumatori, gli agricoltori e le coltivazioni rifiutando il riso Ogm della Bayer e bloccando tutte le sperimentazioni in ambiente di riso Ogm.
(Fonte Greenpeace)