Salvare la biodiversità mediterranea

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Le piante mediterranee presentano notevoli e poco conosciute potenzialità di utilizzo in vari settori come alimentazione, florovivaismo, salute, recupero ambientale e paesaggistico

La biodiversità vegetale esistente nel Bacino Mediterraneo, sia spontanea sia agraria, attraverso il suo profondo legame con l’ambiente e la cultura locale, costituisce un patrimonio materiale e di conoscenza essenziale da un lato per rispondere alle sfide del mercato, attraverso la creazione di nuove opportunità economiche, dall’altro per salvaguardare le risorse ambientali e culturali, con la creazione di modelli di sviluppo sostenibile. Diventano infatti sempre più profondi i mutamenti nei modelli di vita della società moderna, che se da un lato si avvale del progresso tecnologico, dall’altro va perdendo un immenso patrimonio di tradizioni, cultura, consuetudini alimentari, di cui il nostro Paese è particolarmente ricco.

Le piante mediterranee presentano notevoli e spesso poco conosciute potenzialità di utilizzo nei differenti settori dell’alimentazione, del florovivaismo, dei prodotti per la salute, del recupero ambientale e paesaggistico, rappresentando una opportunità per creare nuovo reddito e nuove figure professionali, ma contemporaneamente la possibilità di mantenere un forte legame con l’identità territoriale.

Su queste tematiche si svolgerà a Marina di Nova Siri (Matera), dal 7 al 10 ottobre prossimo, il Convegno nazionale sulle Piante Mediterranee, giunto alla IV edizione che ha come tematica «Le potenzialità del territorio e dell’ambiente».

Il successo di partecipazione delle precedenti edizioni e l’attualità dei temi dibattuti confermano l’importanza degli argomenti trattati nelle scelte gestionali dei territori coinvolti al fine di definire modelli di sviluppo a salvaguardia dell’ambiente, delle risorse naturali, delle tradizioni e della cultura. L’interesse manifestato dalle istituzioni scientifiche di ricerca, dagli enti pubblici, dalle imprese e dalle associazioni impegnate nella salvaguardia e valorizzazione delle risorse vegetali dell’area mediterranea hanno spinto ad approfondire la ricerca ed il dibattito sul ruolo delle piante mediterranee nel contesto agro-ambientale nazionale, coinvolgendo ad ogni edizione nuovi ambiti territoriali, differenti realtà produttive e problematiche emergenti.

Questa quarta edizione del Convegno, che si tiene dopo quelle di Sassari, Agrigento e Bari, vuole contribuire a delineare il ruolo delle piante mediterranee nelle strategie di sviluppo del territorio e nella creazione di potenzialità di crescita economica che, in un contesto di sostenibilità, consentano una tipicizzazione, non solo delle produzioni locali, ma anche del panorama ambientale di cui esse fanno parte.

L’evento sarà un’occasione per tutti i partecipanti, non solo di arricchire le reciproche conoscenze sul patrimonio vegetale naturale, agricolo e ambientale tipico dell’area mediterranea, ma anche di conoscere le tradizioni della civiltà lucana e le bellezze dei luoghi, attraverso visite in luoghi di interesse storico-culturale nel corso del meeting.

Il convegno si articolerà sulla trattazione delle seguenti tematiche: Biodiversità delle piante mediterranee spontanee e coltivate, Produzioni vegetali di nicchia e tradizioni locali, Antropizzazione e sviluppo sostenibile del territorio, Processi di domesticazione in specie spontanee di interesse agronomico, Innovazione nei sistemi di produzione, Alimenti funzionali e sostanze naturali per la salute, Recupero ambientale e paesaggistico dei sistemi agrari e forestali.

Il programma prevede relazioni ad invito di esperti nazionali nel settore ambientale, agricolo e salutistico, la presenza di un ospite straniero di chiara fama, lo svolgimento di due tavole rotonde con alti dirigenti dei Dipartimenti dell’Agricoltura delle Regioni meridionali e con rappresentanti del mondo della produzione, comunicazione di lavori scientifici originali in forma orale e di poster, presentazione di prodotti editoriali, una esposizione e degustazione di prodotti tipici lucani.

(Info piantemediterranee4@gmail.com)