Fermare lo scempio degli ulivi secolari

632
ulivi Foto picella
Foto Picella
Tempo di lettura: 3 minuti

Due ettari distrutti a Conversano e il progetto di una strada a Cisternino lunga cinque km per unire due complessi residenziali

Scempio di ulivi secolari in Puglia e manifestazione in piazza domani a Cisternino (Brindisi) per stigmatizzare e creare un Comitato per la salvaguardia di questi alberi simbolo della Puglia.

Dov’è l’agricoltura? L’assessorato regionale dà autorizzazioni come quello di distruggere un uliveto secolare in agro di Conversano, contrada Castiglione, di due ettari circa per fa posto ad un vigneto. Ma gli agricoltori, e le loro associazioni, che usano l’abilità storica dei nostri contadini solo per prendere aiuti agrari, dove sono? Quando tutte le ultime testimonianze saranno scomparse a quale agricoltura tradizionale si riferiranno?

Le radici di una cultura devono essere salvaguardate altrimenti il presente poggia sul nulla.

Certo, gli agricoltori devono vivere e gli alberi devono portare frutto. Ma quanto rendono gli alberi più giovani? E se quel reddito venisse dato dalla Regione al pari degli aiuti per un monumento, per un lembo di costa, andrebbe bene lo stesso?

Sono queste le battaglie che mancano. Senza un senso civico del valore della cultura locale non andiamo da nessuna parte. È come uccidere i vecchi perché non lavorano più, non producono e sono solo spese. Che mondo sarebbe?

Bene quindi l’iniziativa di domani che vuole promuovere il «Comitato per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio», «occasione – è scritto in un comunicato – per riconoscere all’esterno di sé, nella bellezza del paesaggio e della natura della nostra terra di Puglia, un messaggio di solidarietà tra uomo e ambiente. Un modo per stimolare l’attrattiva per la bellezza, la premura per il patrimonio paesaggistico e l’impegno sociale».

LO spunto è dato dal progetto di realizzare tra Ostuni e Cisternino la cosiddetta «strada dei colli», «una devastante, quanto inutile, striscia di asfalto – sottolinea il nascente Comitato – larga quasi venti metri e lunga cinque chilometri che distruggerà per chilometri ulivi, querce, dislivelli naturali e muretti a secco, per consentire il collegamento tra due complessi di villette a schiera che si vorrebbero far sorgere in alcune delle contrade più suggestive e meno compromesse della zona: Monte e Acquarossa».

«Il senso del bello – continua – ed il privilegio di poter vantare uno dei pochi angoli di natura risparmiati dagli scempi degli ultimi anni, sfuggono del tutto agli amministratori di Cisternino, evidentemente più affascinati dall’asfalto e dal cemento che dalle pietre dei muretti a secco, dagli ulivi secolari, dalla flora spontanea che hanno rappresentato, fino ad oggi, la ragione di un turismo di qualità, certamente non attratto dai villaggi e dalle autostrade».

In una intervista la regista Lina Wertmuller rivolgendosi ai giovani diceva: «la Puglia è il forziere di una bellezza che abbiamo troppo a lungo calpestato, il futuro sarà di chi crede nella bellezza».

Andrebbe approfondito oggi che cos’è e come viene insegnata la bellezza oggi e la cura del territorio. Ma le devastazioni anche recenti sono sotto gli occhi di tutti. Quello che avvilisce e lascia perplessi è che non ci sono moti spontanei di ribellione e quando nascono si politicizzano schierandoli ed etichettandoli e spostando quindi il reale oggetto con una non ben definita intenzione politica.

Quello che è incredibile è come «amministratori pubblici possano solo pensare di sacrificare centinaia di ulivi, che hanno attraversato indenni secoli di avversità atmosferiche, delle vere e proprie sculture vegetali che degnamente rappresentano la nostra terra (la regione Puglia ha fatto dell’ulivo il suo stemma) in nome di un’opera inutile, un duplicato di una strada già esistente, dall’impatto ambientale devastante. Proprio mentre l’Unesco prende in considerazione la possibilità di inserire tra i beni patrimonio dell’umanità gli ulivi secolari pugliesi, un Comune come quello di Cisternino, un comune della regione Puglia, sta pianificando una strage di alberi senza precedenti e con essa uno scempio del paesaggio all’insaputa dei cittadini».

Per fermare tutto questo domani presso Piazzale La Specchia a Cisternino, alle ore 16, si svolgerà un’assemblea pubblica nella quale gli organizzatori illustreranno il devastante impatto ambientale che la «strada dei colli» provocherebbe e proporranno ulteriori iniziative per contrastare la realizzazione di questo scempio.

(Info nostradadeicolli@gmail.com)