Accordo tra la Riserva libanese dello Shouf, Pnalm e Federparchi

619
Tempo di lettura: 2 minuti

Per promuovere lo scambio di informazioni e realizzare progetti comuni su conservazione, biodiversità, sviluppo sostenibile, ecc.

Oggi a Roma è stato firmato, presso la sede di Federparchi, un accordo di cooperazione tra la Al-Shouf cedar nature reserve (Riserva dei cedri dello Shouf), il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) e la stessa Federparchi, Europarc Federation. Il protocollo è stato messo a punto nell’ambito del progetto «Messa in sicurezza e gestione della Riserva naturale dei cedri in Libano», finanziato dal ministero degli Affari Esteri e realizzato dalla Cooperazione italiana in Libano e dalla Riserva dello Shouf, che è l’area protetta più grande del Libano.

L’accordo, in particolare, punta a promuovere la collaborazione e lo scambio di informazioni e conoscenze tra i partner, oltre che alla realizzazione di progetti comuni, soprattutto in materia di conservazione della biodiversità, sviluppo sostenibile del territorio e gestione delle attività turistiche, e alla progettazione di attività di ricerca e di educazione.

Alla firma del protocollo hanno partecipato Charles Noujaim, presidente della riserva, Nora Joumblat, dirigente dell’associazione «Al-Shouf cedar nature reserve», Michel Skaff, segretario generale della stessa associazione, insieme a una nutrita delegazione dello staff della riserva, reduce da un viaggio studio al Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Per il Pnalm erano presenti il presidente Giuseppe Rossi e il direttore Vittorio Ducoli e per la Federparchi il direttore Luigi Bertone e la responsabile della cooperazione internazionale Stefania Petrosillo.

A testimonianza dell’interesse dell’accordo per la Cooperazione italiana, hanno partecipato all’incontro il ministro Elisabetta Belloni, Direttore della Dg per la cooperazione allo sviluppo del ministero degli Esteri, e Jacopo Monzini, responsabile del Programma Ross (Riabilitazione, occupazione, servizi, sviluppo) dell’Ufficio tecnico locale della Cooperazione italiana in Libano. Erano infine presenti rappresentanti del Wwf Italia e del Corpo forestale dello Stato, impegnati in altre iniziative di collaborazione con gli stessi soggetti.

(Fonte Federparchi)