Il sistema è stato messo a punto da LEnviroS, spin off dell’Università degli Studi di Bari. Le reti neurali consentono di mixare modelli statistici e modelli neurali
A Bari sarà possibile avere previsioni di… inquinamento. Attualmente, infatti, vi sono dati disponibili solo per grandi aree geografiche ma non locali. Il rivoluzionario sistema, che si basa su reti neurali, è stato presentato oggi nell’ambito del convegno «Il benessere è il nostro mestiere. Alimentazione, salute, ambiente» che si è svolto nella sala convegni della Confindustria.
Il sistema è stato messo a punto da LEnviroS, spin off dell’Università degli Studi di Bari.
Le reti neurali consentono di mixare modelli statistici e modelli neurali. In pratica le conoscenze statistiche accumulate nel tempo interagiscono con i modelli deterministici a disposizione e sono in grado di ottenere previsioni sui fenomeni di inquinamento in base alle condizioni meteorologiche. Proprio come un cervello che trasforma in esperienza le sue conoscenze storiche.
Una vera panacea per un ente pubblico o una ditta che opera sul territorio.
I modelli sviluppati, infatti, consentiranno agli Amministratori pubblici di informare correttamente la popolazione sui livelli di rischio connessi ai fenomeni di inquinamento pronosticati. Saranno strumenti utili anche per la gestione delle attività produttive: aziende con emissioni in atmosfera, impianti di depurazione, discariche, aree portuali potranno così programmare per tempo le modalità e i carichi di lavoro opportuni per minimizzare gli impatti ambientali sui recettori sensibili.
I modelli, utilizzando le previsioni meteo, elaborano le serie storiche di dati provenienti dalle reti di sensori collocati sul territorio per produrre previsioni a breve o a lungo termine in relazione alle esigenze gestionali. Uno strumento innovativo per migliorare la qualità dell’informazione e l’impronta ambientale delle aziende attente all’accettabilità sociale ed alla sostenibilità ambientale.