Il «borsino» delle specie rare

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Il più costoso, alla Borse del racket animali, è il bucero, uccello tropicale dal becco giallo: una coppia arriva a superare anche i 100mila euro

Attualmente appartenere a qualche razza rara forse non è più un punto di forza: sì, perché gli animali esotici, o semplicemente poco comuni, sono i protagonisti della terza attività illegale più remunerativa dopo il traffico di armi e droga.

Come per la cocaina e i fucili automatici, anche le specie animali introvabili hanno i loro tariffari.

Il più costoso, alla Borse del racket animali, è il bucero, uccello tropicale dal becco giallo: una coppia arriva a superare anche i 100mila euro.

Il più economico è il cavalluccio marino: 56 euro per 10 esemplari.

Ma in Italia a quanto ammonta esattamente il giro d’affari delle zoomafie?

Oltre 3 miliardi di euro l’anno e 300 milioni arrivano dall’acquisto illegale di cuccioli di cani di razza.

Per non parlare poi di tutto ciò che riguarda il binomio inscindibile «cavalli-scommesse clandestine».

È un pezzo consistente della zoomafia, circa un terzo del fatturato complessivo. Nel 2008 il numero delle corse clandestine bloccate dall’intervento degli agenti è raddoppiato passando da 8 a 16. Aumentato anche il numero delle persone denunciate e dei cavalli sequestrati, molti dei quali erano stati sottoposti a dosi massicce di sostanze vietate (dalla cocaina agli anabolizzanti passando per il viagra). Sostanze proibite che con buona frequenza vengono utilizzate anche nel circuito delle corse normali.

Non mancano ovviamente altri settori di sfruttamento: il traffico dei cani dall’Europa dell’Est; i canili privati in convenzione con gli enti pubblici; il traffico di fauna selvatica e il bracconaggio; il saccheggio del mare; la «cupola del bestiame» con tutta una serie di frodi e truffe allo Stato e all’Unione europea.

Reati che dimostrano il disprezzo delle mafie nei confronti della vita di ogni essere vivente, umano o animale, e per l’ambiente al quale questi sono indissolubilmente legati.

Perché per la logica criminale mafiosa tutto rientra semplicemente nell’ambito del proprio arricchimento personale.