Liberalizzazione del settore e Regolamento Ce anche in Italia sull’utilizzo di plastica riciclata anche per l’imballaggio di prodotti alimentari
Due novità nel campo del riciclaggio dei rifiuti sono state annunciate ieri a «Cibus tec» 2009, la fiera della meccanica alimentare in corso a Parma, fino a domani.
La prima riguarda quella che gli esperti del Carpi (Consorzio autonomo riciclatori plastica imballaggi) definiscono «una prima liberalizzazione del settore».
L’Osservatorio nazionale sui rifiuti (l’autorità pluriministeriale di controllo) sta infatti autorizzando le prime «esperienze di eccellenza» che consentono dei cicli completi di raccolta e riciclaggio dei rifiuti ed evitano alle aziende coinvolte di pagare il contributo Conai sui rifiuti. Il progetto «Pari» del Carpi è una di queste esperienze che vedono coinvolte alcune aziende produttrici di imballaggi plastici le quali raccolgono i rifiuti plastici, utilizzando il sistema Aliplast, e li lavorano fino a produrre nuovi imballaggi riciclati (sacchetti, copri-pallets, ecc.).
Dato che in Italia sono stati raccolti, nel 2008, 180 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui il 69% è prodotto dalle aziende, queste nuove esperienze possono portare a notevoli benefici nel campo del riciclaggio.
La seconda novità nel campo dei rifiuti è quella che riguarda il Regolamento della Commissione europea (n.282/2008) che permette l’utilizzo di plastica riciclata anche per l’imballaggio di prodotti alimentari e che sta diventando operativo anche qui in Italia. «Naturalmente servono tutte le autorizzazioni dell’Efsa (l’Ente europeo per la sicurezza alimentare, che ha sede a Parma) – ha dichiarato l’avvocato Massimiliano Vaccada,collaboratore del Carpi – e i produttori sono sottoposti a controlli rigorosi, ma va sottolineato che l’utilizzo di materiali riciclati negli imballi alimentari può essere comunicato ai consumatori italiani, sempre più sensibili a queste tematiche».
(Fonte Cibus Tec)