Il sindaco di Silvi, Gaetano Vallescura, lancia «un iniziativa popolare ma anche istituzionale per vedere cosa vogliono gli abruzzesi». Luciano Monticelli: «Passiamo ai fatti»
Una sala affollata ha partecipato al convegno contro il petrolio in Abruzzo organizzato dall’amministrazione comunale e dal comitato di difesa dei beni comuni. A conclusione del dibattito il sindaco di Silvi (Teramo), Gaetano Vallescura, ha fatto un appello finale e incisivo: «propongo di indire un referendum per far decidere agli abruzzesi, padroni del loro territorio, se vogliono un Abruzzo nero e un Abruzzo verde. Invito le associazioni e le istituzioni interessate a organizzare tutte le procedure necessarie per indire un referendum. Un iniziativa popolare ma anche istituzionale per vedere cosa vogliono gli abruzzesi».
Hanno partecipato all’incontro, svoltosi nella sala consiliare del comune di Silvi, il sindaco di Silvi, Gaetano Vallescura, il sindaco di Pineto, Luciano Monticelli, il comitato di difesa beni comuni con il suo presidente Claudio Censoni e il biologo Giovanni Damiani dell’Università La Tuscia; sono intervenuti inoltre Annapaola Mazzone, assessore al Turismo, Gianni Di Febo, consigliere delegato all’ambiente nel comune di Silvi. Erano presenti tra il pubblico molte associazioni attive nel campo ambientale, ma anche Fernando Gabbiani, ex assessore regionale all’ambiente, e l’ex onorevole Amedeo D’Addario. Durante l’incontro sono stati riproposti dati e video diffusi negli ultimi tempi nei tanti incontri contro la petrolizzazione. Incisive le parole dei due sindaci Vallescura e Monticelli che insieme intraprenderanno questa azione forte.
Il primo ha parlato di «un’Abruzzo da difendere contro le lobby delle multinazionali che verrebbero qui a sfruttare il nostro territorio; per questo è necessario costituire un comitato unico di tutte le associazioni e di tutti gli enti locali per combattere le mire petrolifere e pesare nelle sedi opportune. Bisogna dunque organizzarsi e mobilitarsi immediatamente»; mentre Luciano Monticelli ha espresso «la preoccupazione per il ritardo della firma di costituzione del parco marino Torre del Cerrano vedendo in ciò una situazione ambigua che potrebbe far comodo alle multinazionali; per questo è ora di passare dall’informazione ai fatti: bisogna andare nelle sedi opportune e cominciare a farci sentire in maniera incisiva».
(Fonte Comune di Silvi)