Ecolabel ad una residenza universitaria

595
Tempo di lettura: 2 minuti

Il Lungodora è la prima in Europa a ottenere il marchio di qualità ambientale. Ai ragazzi viene dedicato un percorso di educazione alla sostenibilità che passa sia attraverso l’educazione a consumi sia attraverso il miglioramento della qualità ambientale

Gli ecostudenti più fortunati d’Europa? I 391 ragazzi che alloggiano nella residenza universitaria Lungodora di Torino: la loro sede si è appena laureata con il massimo riconoscimento ecologico per le strutture, la certificazione ambientale Ecolabel europea.

Un marchio importante, istituito dall’Unione europea che identifica le strutture con elevate performance ambientali. E che, grazie al ruolo propulsivo dell’Edisu (Ente strumentale della Regione per il Diritto allo Studio Universitario) viene assegnato per la prima volta a una residenza per studenti.

Il risultato è frutto del lavoro svolto nell’ambito del progetto EcolaBelPiemonte, realizzato dal Centro Studi Ambientali di Torino con il contributo dell’assessorato all’Ambiente della Regione Piemonte e la collaborazione attiva dell’Edisu, che gestisce la residenza.

Il progetto garantisce alle strutture ricettive piemontesi la consulenza tecnica per l’ottenimento del marchio, uno sportello informativo per diffondere i principi dell’eco-gestione, e la loro promozione a livello nazionale e internazionale (sono 18 finora le strutture piemontesi col marchio Ecolabel).

Per la prima volta in Europa, tra le centinaia di hotel, agriturismo e bed&breakfast già certificati, spunta dunque una residenza universitaria, la residenza Lungodora, luogo di accoglienza, ma anche di formazione, degli studenti. «A questi ragazzi viene dedicato un percorso di educazione alla sostenibilità – spiegano i promotori – che passa sia attraverso l’educazione a consumi più sostenibili sia attraverso il miglioramento della qualità ambientale delle strutture offerte». «Questa del Lungodora non è una struttura alberghiera come le altre finora certificate dal progetto, ma in un certo senso è un’abitazione, è la “casa” degli studenti: proprio per questo ci sembrava molto importante avviarli verso uno stile di vita sostenibile – spiega la Presidente dell’Edisu, Maria Grazia Pellerino – che è poi il senso della certificazione Ecolabel».

Certificazione in cui l’Assessorato all’Ambiente della Regione Piemonte ha sempre creduto, «e che ora arriva a premiare una struttura diversa dalle precedenti, una struttura che ospita una grande famiglia con 400 persone, tra studenti e addetti ai lavori – continua l’Assessore regionale de Ruggiero – in cui la pratica dell’undicesimo comandamento, il “non sprecare”, oltre che essere etico è anche conveniente, perché dà risultati concreti».

I numeri li conferma Cosimo Biasi, del Centro Studi Ambientali di Torino che dà qualche esempio proprio sulla politica dell’antispreco: «Tra le varie azioni svolte nella residenza Lungodora è stato effettuato un intervento di adeguamento dell’illuminazione per ridurre gli sprechi riportando l’illuminamento medio entro i limiti di legge. Questa semplice operazione di disattivazione delle lampade in eccesso, effettuata pressoché a costo zero, porterà la struttura a un risparmio di ben 9.000 euro all’anno, con una riduzione delle emissioni annue di anidride carbonica pari a 19mila kg».

La struttura Lungodora è ora un laboratorio ambientale da «dieci e lode», dotato di tecnologie e impianti per la riduzione dei consumi energetici, idrici e di materia, fra i quali spiccherà il più grande impianto solare termico del Piemonte. Esempi concreti per ridurre i consumi, che si sommano a interventi e materiali di comunicazione ambientale affissi all’interno delle stanze e delle parti comuni, pensate per sensibilizzare i giovani nell’adozione di buone pratiche, invitandoli a replicare i comportamenti virtuosi anche tra le loro famiglie e tra i loro amici. Perché gli ecostudenti facciano davvero scuola.

(Fonte Centro studi ambientali)