Il sottosegretario Buonfiglio ha proposto una moratoria della pesca al tonno, per evitare il flop della campagna pesca 2010. Proposta apprezzata dalla Federcoopesca-Confcooperative
«Dalle nostre imprese tonniere, che rappresentano più del 30% del comparto e pescano il 50% della quota nazionale destinata alla circuizione, arriva l’apprezzamento alla proposta del Sottosegretario Buonfiglio di una moratoria italiana della pesca al tonno rosso (
«Sosterremo – prosegue Coccia- il percorso che con decisione intende portare avanti il Sottosegretario». Giudica positivamente, quindi, la federazione l’idea di un stop tutto italiano, per un anno a questo tipo di pesca con interventi socio-economici a sostegno delle imprese e dei lavoratori. «Occorrono – conclude Coccia – risorse aggiuntive rispetto a quelle stanziate dal Fondo europeo per la pesca. L’Iccat, infatti, sconfessando drasticamente il suo piano pluriennale di ricostituzione degli stock, ha messo, inaspettatamente, in ginocchio il comparto, che non ce la farà a sostenere una campagna di pesca con queste pesanti limitazioni. Dobbiamo ragionare come se ci trovassimo di fronte ad un evento non prevedibile, ad un calamità naturale».
Forti riduzioni delle possibilità di pesca, per l’Italia dovrebbe essere possibile pescare 1935 tonnellate, la possibilità di pescare un solo mese nell’arco di un anno, senza recupero dei giorni di cattivo tempo, a fronte di costi di gestione sempre molto elevati: 50mila euro vanno per la manutenzione ordinaria delle imbarcazioni, 80mila euro per il gasolio utilizzato negli spostamenti alla ricerca dei banchi di tonni, essendo stati vietati gli aerei e 120mila euro per il personale. A questo, si aggiungono i costi sostenuti ogni anno per mantenere in funzione strumentazione, reti, impianti frigo e motori, vale a dire 2,5 milioni di euro circa.