Moda – Stop alle fibre che deforestano

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Dopo due mesi di campagna portata avanti da una coalizione di associazioni ambientaliste Pak 2000 ha deciso di non impiegare più le fibre della App

Le foreste continuano a essere di moda. Uno dei principali fornitori di packaging delle griffe, Pak 2000, è approdato alla sponda verde. Pak 2000 era una controllata del gigante cartario Asia Pulp and Paper (App), uno dei principali attori della distruzione delle foreste pluviali indonesiane.

Dopo due mesi di campagna portata avanti da una coalizione di associazioni ambientaliste che vanno dall’italiana Terra! allo statunitense Rainforest Action Network, Pak 2000 ha deciso di non impiegare più le fibre della App.

«Abbiamo avviato una profonda riflessione sulla nostra impronta ecologica – ha commentato la modella Kate Dillon – la scelta di Pak 2000 renderà più facile la scelta ecologica alle case di moda». Per dare credibilità alla propria scelta, Pak 2000 ha deciso di liberarsi del controllo azionario della App, e di adottare una politica di acquisto basata sull’impiego di fibre riciclate o certificate Forest Stewardship Council (Fsc).

«L’Indonesia è la vera è propria frontiera, là si decide il futuro delle foreste e del clima – ha commentato Sergio Baffoni, di Terra! – e in molti casi si tratta di una distruzione niente affatto necessaria».

L’Indonesia ospita la terza foresta pluviale del pianeta, cui è legata la sopravvivenza di animali come l’orango e la tigre di Sumatra. La distruzione delle foreste ha portato l’Indonesia al terzo posto nella classifica mondiale delle emissioni di carbonio, dopo Stati Uniti e Cina.

Pak 2000 si è impegnata a chiudere tutti i contratti di fornitura da imprese coinvolte nella deforestazione o in conflitti con le comunità locali, a evitare fibre provenienti da foresta di alto valore ambientale e di produrre imballi e shopper con fibre riciclate o certificate Fsc.

Nel corso dell’ultimo mese, numerosi brand di profilo, hanno annunciato l’adozione di una politica di acquisto rispettosa dell’ambiente.

(Fonte Salva le Foreste)