Quando la natura è… terapeutica

689
Tempo di lettura: 2 minuti

Le Ausl di Imola e Ravenna promuovono una mostra itinerante dedicata all’importanza del paesaggio naturale per il benessere psico-fisico delle persone

Sarà inaugurata sabato 19 dicembre, presso la Rocca Sforzesca di Dozza, in provincia di Bologna, la mostra «Il Paesaggio cura dell’anima», con opere pittoriche realizzate dagli artisti Giovanni Pini e Lauro Panterreni.

Il leit motiv dell’esposizione è l’idea (suffragata tra l’altro da molti studi scientifici) che la natura, e in particolare il paesaggio, abbiano un ruolo fondamentale nel mantenimento del benessere fisico, psicologico ed emotivo delle persone. Non a caso, la rassegna, che è stata già presentata, nei mesi scorsi, in altre località romagnole, è promossa dalle Ausl di Imola e di Ravenna, che si propongono, in questo modo, di sensibilizzare i visitatori sull’importanza per così dire «sanitaria» dell’ambiente naturale e del paesaggio incontaminato.

La mostra, inoltre, è stata precedentemente esposta in diversi ospedali delle due province, per offrire in qualche modo una forma di sollievo ai pazienti ricoverati, applicando così in concreto i principi alla base dell’iniziativa: natura e paesaggio come fattori determinanti per il benessere psicofisico delle persone, per la riduzione dello stress e dell’aggressività, e arte come modalità di umanizzazione dei luoghi di cura.

Le 40 opere in mostra ritraggono corsi d’acqua, alberi, campi coltivati ed altri elementi caratteristici del paesaggio italiano. Il percorso espositivo rappresenta un itinerario pacificante.

L’esposizione sarà visitabile fino al 14 febbraio 2010 nelle sale espositive della Rocca Sforzesca, dal martedì al sabato, dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17; domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 18. Chiusura settimanale il lunedì (ad eccezione del 4 gennaio, quando la mostra sarà aperta negli orari del martedì). Chiuso anche il 25 dicembre e aperto solo in orario pomeridiano il Primo gennaio. La mostra è stata realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, della Fondazione del Monte, del Gruppo Hera e dell’Ail di Ravenna.