Gli indios Guarani hanno richiesto il riconoscimento delle loro terre tradizionali, ma la burocrazia statale è lenta, mentre gli allevatori sono rapidissimi nell’espandere i propri possedimenti
Osmair Martins Ximenes, indigeno Guarani del Brasile meridionale, è l’ultima vittima del conflitto tra allevatori e Indios in Brasile. Altri due membri della sua comunità, Kuretê Lopez e Ortiz Lopez, sono stati uccisi nel 2007 da sicari assoldati dagli allevatori, nel tentativo di occupare le loro terre ancestrali.
Come previsto dalla Costituzione brasiliana, gli indios Guarani hanno richiesto il riconoscimento delle loro terre tradizionali, ma la burocrazia statale è lenta, mentre gli allevatori sono rapidissimi nell’espandere i propri possedimenti, spesso impiegando permessi falsificati.
Nel 2007 la corte federale aveva imposto al governo di demarcare le terre tradizionali degli indios, ma al progetto si sono fieramente opposti gli allevatori, che già occupano gran parte delle terre indigene, e anche il governo ha ostacolato lo sviluppo del progetto.
La sentenza avrebbe dovuto aiutare gli Indios a vedere i propri diritti riconosciuti, ma la reazione degli allevatori ha riacceso il conflitto. Lo scorso dicembre, una ventina di Guarani sono stati torturati mentre tentavano di occupare le proprie terre nel comune di Iguatemi, presso la frontiera col Paraguay. Questo gruppo di Guarani era stato espulso negli anni Cinquanta dagli allevatori, e costretto da allora a vivere nelle riserve di Sassoró e Porto Lindo. In quell’occasione i vigilantes hanno legato gli indios sui camion, li hanno sottoposti a percosse e usati per il tiro al bersaglio.
Lo scorso ottobre, nel corso di un attacco a fuoco da parte di sicari degli allevatori presso la città di Paranhos, i maestri di scuola Rolindo Vera e Genivaldo Vera sono scomparsi.
(Fonte Salva le foreste)