Emilia Romagna – Ritornano le misure di limitazione al traffico

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Fino a marzo stop dal lunedì al venerdì alla circolazione dei veicoli più inquinanti, esteso anche alle auto euro 2 senza filtro anti particolato nei comuni con più di 50mila abitanti

Sono ripartiti dal 7 gennaio, e rimarranno in vigore fino a tutto il mese di marzo 2010, i provvedimenti per combattere smog e polveri sottili nelle città dell’Emilia-Romagna, previsti dall’ottavo Accordo per la Qualità dell’Aria, firmato da Regione, Province e Comuni con più di 50mila abitanti.

Come nel periodo precedente alle feste, torna lo stop dal lunedì al venerdì alla circolazione dei veicoli più inquinanti (cioè quelli ad accensione comandata e spontanea precedenti all’euro 1, i veicoli ad accensione spontanea precedenti all’euro 2, nonché i ciclomotori e motocicli a due tempi precedenti alla normativa euro 1 anche se provvisti di bollino blu).
Inoltre, dal 7 gennaio il divieto di circolazione è stato esteso anche agli euro 2 ad accensione spontanea sprovvisti di filtro antiparticolato.
Blocco alla totalità dei veicoli, poi, ogni giovedì dalle 8,30 alle 18,30, quando possono circolare solo i veicoli elettrici, ibridi, benzina e diesel purché conformi alle direttive euro 4 ed euro 5, a gas metano e gpl, in car pooling o car sharing e i diesel euro 3 se con filtro antiparticolato.

«I mesi che ci attendono sono considerati i più a rischio smog – spiega l’assessore regionale all’Ambiente Lino Zanichelli – per questo dobbiamo rafforzare le misure già avviate a novembre. I dati dimostrano che queste iniziative, combinate con le misure strutturali rivolte alla mobilità ed all’energia, stanno dando risultati importanti. È ovvio che le misure saranno applicate con flessibilità in relazione alle condizioni meteo che potrebbero interessare l’Emilia-Romagna».

Dalla prima intesa per la qualità dell’aria in Emilia-Romagna (era il 2002) le polveri sottili PM10 sono calate del 15%, con una riduzione del 20% degli sforamenti dei limiti previsti dalla normativa europea, nonostante il clima abbia registrato negli anni una diminuzione delle piogge e del vento. Tra il 2002 e il 2008 sono diminuiti anche gli altri inquinanti: biossido di azoto – 11%, benzene – 51% e monossido di carbonio – 73%.

Gli accordi sono stati fin dall’inizio accompagnati da provvedimenti strutturali destinati a incidere nel medio periodo. Tra il 2001 e il 2010 la Regione ha investito e investirà per la mobilità sostenibile e la riduzione dell’inquinamento urbano oltre 610 milioni di euro, movimentando complessivamente risorse per 1 miliardo 76 milioni di euro. In particolare i finanziamenti regionali nel triennio 2007-2010 ammontano a quasi 381 milioni di euro (a fronte di una spesa complessiva di quasi 439 milioni di euro) per diverse misure: dal rinnovo del parco autobus all’acquisto di materiale rotabile, dal potenziamento della mobilità ciclistica e dell’intermodalità alla riduzione dei consumi energetici in campo civile e produttivo.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, dal 2001 al 2008 i bus a metano sono passati dal 2% al 18%, mentre i diesel sono scesi dal 95% al 60%. Fino ad oggi le Aziende di trasporto regionali hanno acquistato 1.424 nuovi bus grazie a un contributo regionale di 170 milioni di euro, rinnovando circa il 43% del parco circolante, ed entro il 2010 oltre 30 milioni di euro consentiranno l’acquisto di ulteriori 150 autobus e filobus ecologici.

Sul fronte delle auto, a tutt’oggi sono oltre 20mila i veicoli a benzina (dai pre-euro fino agli euro 4) convertiti a gpl o a metano, grazie al contributo regionale di oltre 10 milioni di euro. Diventeranno 30 mila alla fine del 2010.
Altri 6 milioni di euro sono disponibili per proseguire con gli incentivi regionali alla trasformazione dei veicoli da benzina a metano/gpl, per l’installazione dei filtri antiparticolato (fap) su veicoli diesel e altre iniziative per i veicoli elettrici leggeri.

(Fonte ErmesAmbiente)