Con Sistri stop ai «segreti» per i rifiuti

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Rivoluzionerà la gestione operativa e amministrativa in tema di tracciabilità dei rifiuti speciali e, per la Regione Campania, anche di quelli urbani

È stato presentato dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, presso la Sala europea del ministero dell’Ambiente, il Sistri. Si è questo il nome del sistema che rivoluzionerà la gestione operativa e amministrativa in tema di tracciabilità dei rifiuti speciali e, per la Regione Campania, anche di quelli urbani.

Questo sistema informatico di controllo ha come obiettivo la sostituzione dell’attuale sistema cartaceo basato sul registro di carico e scarico, sul formulario di identificazione dei rifiuti (Fir) e sul Mud («Modello Unico di Dichiarazione» ambientale), con un innovativo procedimento basato su tecnologie informatiche.

L’operazione di informatizzazione che si dovrà svolgere, sarà la più complessa in materia degli ultimi dieci anni e investirà centinaia di migliaia di soggetti privati e pubblici nel nostro Paese.

Molti i vantaggi che deriveranno dall’utilizzo di questo nuovo sistema di controllo soprattutto in termini di legalità, trasparenza ed efficienza. Sarà infatti possibile seguire in itinere la movimentazione del rifiuto in ambito nazionale, con la possibilità di controllare e denunciare possibili illeciti in tempo reale. Ad oggi, infatti, questa tipologia di risposta non è possibile averla, in quanto gli illeciti potrebbero essere denunciati solo a seguito di eventuali controlli da parte di Enti competenti; la mera denuncia di questi illeciti, tardivamente rispetto all’attuazione del danno, dal punto di vista dell’efficacia, non ha la finalità di realizzare un controllo per correzioni progressive.

Ma come funzionerà il Sistri?

Il sistema funzionerà, sostanzialmente, grazie ad una chiavetta Usb per ciascuna unità locale e per ciascun mezzo in dotazione dell’azienda dedicato al trasporto di rifiuti speciali e ad un dispositivo Gps che avrà la funzione di localizzare il veicolo e monitorare il percorso effettuato, percorso che dal luogo di produzione del rifiuto termina al luogo di destinazione dello stesso. Il rifiuto, pertanto, verrà seguito in tutte le sue fasi dalla produzione, alla movimentazione e al recupero/smaltimento, motivo questo che metterà in rete tutti i soggetti coinvolti nella filiera di gestione del rifiuto (produttore, trasportatore, intermediario, recuperatore/smaltitore).

A livello nazionale il Decreto che istituirà il Sistri è diretta applicazione del comma 3 dell’ art. 189 del D. Lgs 152/2006 successivamente modificato dal D. Lgs 4/2008, dove si fa chiara menzione anche ai soggetti obbligati ad impostare il sistema di controllo informatico succitato alla data di istituzione dello stesso.

Molti i dubbi e le perplessità che potrebbero scaturire dalla messa in funzione del Sistri; in primis, la risposta delle aziende, fortemente abituate al vecchio sistema cartaceo, ma anche eventuali problemi che potrebbero venir fuori dall’utilizzo del Sistri in quanto comune sistema informatico (rottura chiavetta Usb, eventuali virus, ecc.) e congruità con altre normative riferite al trasporto di merci pericolose (Adr, Rid, ecc.). Ma certamente il Sistri rappresenterà il futuro della tracciabilità dei rifiuti nel contrastare gli eco reati, pertanto a seguito di un rodaggio che presumibilmente potrebbe portare difficoltà oggettive di applicazione, il successo del sistema sarà inevitabile.