Presentati gli impianti per le prove di qualificazione nucleare presenti presso i Centri dell’Agenzia Enea. «Il processo di qualificazione nucleare è uno dei principi cardine della progettazione e realizzazione delle centrali»
L’ing. Giovanni Lelli, Commissario Enea, nel corso del workshop «Qualificazione di sistemi e componenti in ambito nucleare», che si è tenuto oggi presso il Centro Ricerche Enea della Casaccia, ha sottolineato che: «Il processo di qualificazione nucleare è uno dei principi cardine della progettazione e realizzazione delle centrali nucleari. Si tratta di prove a cui bisogna sottoporre componenti e sistemi per poterli considerare adeguati al montaggio in una centrale nucleare. Tali prove devono garantire la massima affidabilità dei sistemi in tutte le condizioni di funzionamento della centrale».
«L’Enea, nel suo nuovo ruolo di Agenzia – prosegue l’ing. Lelli – è in grado di fornire alle imprese operanti nel settore nucleare molte delle qualifiche previste dalla normativa, grazie a laboratori ed impianti specifici già operanti presso i suoi Centri di Ricerca, alcuni dei quali sono unici in Italia e tra i pochi in Europa. Queste strutture e le competenze di livello internazionale che vi operano, pongono l’Agenzia Enea in prima fila tra i soggetti impegnati nel rilancio del nucleare».
Il workshop è stato organizzato presso il Centro ricerche della Casaccia, in collaborazione dell’Enel e Ansaldo Nucleare, coinvolgendo le principali realtà istituzionali ed industriali interessate, per illustrare e far visitare gli impianti ed i laboratori che forniscono i servizi di qualificazione nucleare. Al workshop odierno hanno partecipato molte delle aziende presenti ieri al Meeting Enel-Confindustria per la presentazione del processo di qualificazione delle imprese interessate al programma nucleare.
Enea pronta per le prove di qualificazione nucleare
Il processo di qualificazione nucleare è uno dei principi cardine della progettazione e realizzazione delle centrali nucleari, e consiste nel sottoporre componenti e sistemi ad un complesso sistema di prove sperimentali, per poterli considerare adeguati al montaggio in una centrale nucleare. Tali prove sono determinanti ai fini della sicurezza nucleare perché permettono di verificare che sistemi, componenti e strutture, anche in caso di incidente, continuino a svolgere le funzioni per le quali sono stati progettati con la massima affidabilità, consentendo così di mantenere sotto controllo il reattore in qualunque situazione.
La valutazione della sicurezza e dell’affidabilità dei componenti e dei sistemi da installare nelle centrali elettriche nucleari è regolamentata a livello nazionale ed internazionale da norme del processo di qualificazione, che comprendono tutte le diverse fasi di realizzazione degli impianti, dalla progettazione alla costruzione e durante l’esercizio.
I laboratori e gli impianti per le qualifiche nucleari già operanti presso i Centri di Ricerca Enea, alcuni unici in Italia e tra i pochi in Europa, sono in grado di fornire alle imprese interessate a partecipare alla realizzazione delle centrali nucleari molte delle qualifiche previste dalle normative, allineandole agli standard internazionali. In particolare, presso il Centro Ricerche Enea della Casaccia (Roma) sono concentrati, in un unico sito, un complesso di importanti laboratori ed infrastrutture sperimentali di prova: il Laboratorio di Prove Dinamiche ed Ambientali, il Laboratorio di Compatibilità Elettromagnetica, l’Impianto di Irraggiamento Gamma «Calliope», l’Impianto «Vapore». In questi laboratori è possibile condurre l’intero processo di qualificazione nucleare di componenti, dispositivi e sistemi inerenti la sicurezza nucleare.
L’Enea effettua attività sperimentali di misura ed una sequenza di prove di qualificazione su sistemi e componenti, le cosiddette «prove di tipo», che riguardano la raccolta dei dati di base, le prove funzionali che riproducono l’invecchiamento da agenti fisici, irraggiamento, vibrazioni, compatibilità elettromagnetica e le prove di simulazione delle condizioni causate incidenti esterni, come i sismi, ma anche dall’eventuale caduta di un aereo.
La progettazione degli impianti nucleari è basata sul principio di impedire incidenti e di limitarne le eventuali conseguenze, attraverso la cosiddetta «difesa in profondità». Per perseguire la «difesa in profondità» è necessario che sia garantita l’applicazione di una lunga serie di condizioni, a più livelli, in maniera combinata e coordinata, sin dalla fase progettuale. Ai sistemi di sicurezza attivi1 si aggiungono i sistemi di sicurezza di tipo passivo2, che grazie alla loro azione combinata, anche ridondante, potenziano le misure di prevenzione.
Gli aspetti di radioprotezione sono fondamentali per la sicurezza nucleare. La radioprotezione consiste nel mantenere ai livelli più bassi possibili l’esposizione alle radiazioni ionizzanti, impedendo il rilascio indesiderato di radioattività dovuto ad incidenti. A tale scopo, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Iaea), pone come obiettivo generale della sicurezza nucleare quello di «proteggere le persone, la società e l’ambiente predisponendo e mantenendo nelle installazioni nucleari sistemi efficienti di protezione contro i rischi radiologici».
1 Sistemi di sicurezza attiva – Questi sistemi per il loro funzionamento richiedono l’attuazione di tipo elettrico o meccanico su comando da parte di un operatore.
2Sistemi a totale sicurezza passiva – Sistemi governati unicamente da fenomeni fisici naturali, che si innescano spontaneamente quando si determinano condizioni di impianto che possono evolvere in una situazione incidentale, senza l’intervento di un meccanismo automatico o di un operatore.