«Dobbiamo riconoscere l’impegno significativo del ministro Prestigiacomo, cui va dato atto di aver “addolcito” e ridimensionato il comportamento della struttura commissariale»
Dopo circa due mesi di protesta sul tetto della sede dell’Ispra (Istituto per la protezione e la ricerca ambientale), nella notte è stato raggiunto un accordo sulla vertenza dei precari. L’intesa è stata siglata tra ministero dell’Ambiente, Commissario Ispra e sindacati. Rdb ha firmato l’accordo con riserva.
I precari sono quindi scesi dal tetto. «Abbiamo deciso d’accordo con il sindacato Usi Rdb – spiga Michela Mannozzi, rappresentante dei precari – di togliere la riserva alla firma apposta sull’accordo raggiunto stanotte. Il protocollo per noi rappresenta la vittoria della battaglia, senza la protesta sul tetto ci sarebbe stato un massacro di precari come accaduto a giugno. Dobbiamo riconoscere l’impegno significativo del ministro Prestigiacomo, cui va dato atto di aver “addolcito” e ridimensionato il comportamento della struttura commissariale. Voglio specificare che il tetto è sì smobilitato, ma restiamo vigili perché il protocollo sottoscritto va poi attuato».Infatti sono previsti incontri periodici per vedere le modalità di applicazione dell’accordo.
«La Flc Cgil – ha affermato il segretario generale Domenico Pantaleo – ha siglato dopo una trattativa lunga e difficile, assieme a tutte le organizzazioni sindacali, un accordo che pone la base per iniziare a risolvere alcuni dei problemi dei lavoratori precari dell’Ispra». Il protocollo di intesa, «che sottoporremo al voto dei lavoratori – ha spiegato – va ben oltre il semplice prolungamento dei contratti degli attuali lavoratori precari, restituendo al confronto temi fondamentali come la definizione del piano di assunzioni a tempo indeterminato e determinato, la condizione delle sedi Ispra, la problematica più generale della missione dell’ente». L’accordo, ha precisato Pantaleo, «apre anche alla possibilità che i lavoratori i cui contratti sono scaduti del 2009 possano essere reimpiegati in Ispra non solo partecipando alle selezioni già bandite ma anche su nuovi progetti e linee di attività».
Un’intesa «difficile, sofferta ma che alla fine credo rappresenti un risultato di cui tutti possiamo essere soddisfatti». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, in merito all’accordo sulla vertenza dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) che ha visto per quasi due mesi i lavoratori precari protestare sul tetto dell’istituto a Roma. «È prevalsa – ha dichiarato Prestigiacomo – la positiva volontà di tutte le parti per trovare nell’ambito delle leggi vigenti tutte le soluzioni possibili per non disperdere il patrimonio di esperienza e professionalità rappresentato dai ricercatori e consentire un processo di rilancio e valorizzazione dell’Istituto che ha un ruolo centrale nella tutela dell’ambiente nel nostro paese».