Bisogna difendere la biodiversità

534
Tempo di lettura: 3 minuti

Una carrellata di incontri,il primo con Giorgio Napolitano, per indicare una road map di interventi affinché l’Italia compia i passi necessari per difendere il primato europeo di biodiversità (57.468 specie animali e 12.000 specie floristiche)

Da lunedì prossimo il Wwf avvia una serie di incontri con le massime cariche dello Stato, a partire dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per indicare una road map di interventi affinché il nostro Paese compia tutti i passi necessari per confermare e difendere il patrimonio di biodiversità di cui l’Italia detiene il primato europeo.

Entra così nel vivo la campagna del Wwf per l’Anno della Biodiversità, appuntamento lanciato dall’Onu che prevede già il  26 e il 27 prossimi a Madrid la Conferenza dei paesi europei impegnati nel fissare entro marzo il target «biodiversità» per l’Europa per il Post 2010.

Il calendario di scambi istituzionali del Wwf prevede poi colloqui ufficiali tra la delegazione,composta dal Presidente onorario, Fulco Pratesi, e dal Presidente, Stefano Leoni, con il Presidente della Camera, on. Gianfranco Fini (26 gennaio, ore 14), con il rappresentante del Coordinamento delle Regioni, Silvio Greco (26 gennaio, ore 10). Anche il Ministro dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare, on. Stefania Prestigiacomo, ha confermato che fisserà a breve un incontro con il Wwf per confrontarsi approfonditamente sul percorso che dovrà portare entro il 2010 alla definizione della Strategia nazionale della biodiversità.

Già fissati per la prossima settimana anche alcuni appuntamenti con i rappresentanti delle Regioni tra cui il Presidente della regione Toscana, Claudio Martini, con il Presidente Wwf, Stefano Leoni (29 gennaio); quest’ultimo assume un’importanza particolare poiché la regione Toscana è stata la prima e unica amministrazione regionale ad aver preso l’impegno di dotarsi di un proprio Piano di Azione per la Biodiversità. Per la sua redazione è stato avviato nel 2008 uno specifico progetto congiunto regione Toscana, Direzione Protezione della natura del ministero dell’Ambiente e Wwf.

Nel Calendario degli incontri regionali, appena avviato, sono già previsti: mercoledì 27 il Wwf incontrerà il Presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi; per la Campania sono previsti il 25 l’incontro con l’assessore all’agricoltura e il 27 con l’assessore all’ambiente; per la Calabria il 27 con gli assessori all’ambiente e all’agricoltura; per la Liguria il 3 febbraio con l’assessore all’ambiente e all’agricoltura.

In occasione dei singoli incontri il Wwf presenterà un pacchetto di proposte istituzionali ed uno speciale Calendario della Biodiversità che evidenzia gli appuntamenti principali che nel 2010 vedranno il nostro paese impegnato sia al livello nazionale che internazionale su questo tema.

Ecco un’anticipazione di alcune delle proposte Wwf indicate come prioritarie per l’Italia:

–   la definizione di una Strategia nazionale della Biodiversità, preceduta da un’apposita Conferenza preparatoria;

–   la definizione nell’ordine del giorno del Parlamento di una Legge quadro sulla biodiversità che contempli anche l’istituzione di un apposito Fondo per la biodiversità;

–   la considerazione della biodiversità quale patrimonio facente parte integrante della ricchezza della Nazione.

Il Wwf ricorda che 16 anni ci separano dal 1994 quando il nostro Paese ha ratificato la Convenzione Internazionale sulla Biodiversità (Cbd). L’Italia è stato anche il primo Paese europeo ad aderire nel 2004 al Countdown 2010 e nell’aprile 2009, nell’ambito del G8 Ambiente, ha promosso la Carta di Siracusa per la biodiversità.

Il nostro è il Paese europeo più ricco di biodiversità con 57.468 specie animali (8,6% endemiche) e 12.000 specie floristiche (13.5% endemiche), ma molto di questo patrimonio si sta perdendo: attualmente sono a rischio il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi e l’88% dei pesci di acqua dolce.

L’Italia, pur di fronte a questo progressivo depauperamento del patrimonio naturale nazionale, non è tra i 168 Paesi (l’87% delle parti che hanno sottoscritto la Cbd) che si sono dotati di una propria Strategia nazionale per la conservazione della biodiversità. In Europa su 27 Paesi membri solo 5 non hanno ancora adottato una propria Strategia nazionale per la biodiversità (oltre all’Italia: Cipro, Grecia, Malta e Lussemburgo), mentre 6 sono già alla seconda revisione di questo importante strumento.

(Fonte Wwf)