La «biodiversità» è sempre più minacciata dalla pressione esercitata da una ormai antiquata concezione meccanica della produzione che provoca il degrado irreversibile degli ecosistemi naturali
«Biodiversity and knowledge chance 2010» è il convegno che si svolgerà presso il Vieusseux in Palazzo Strozzi (sala Ferri) a Firenze il 10 marzo.
Questa iniziativa, organizzata in collaborazione con Tinnova ed altri collaboratori, può considerarsi a pieno titolo un tema di riflessione strategico dell’inizio del decennio 2010-?20, come partecipazione attiva all’anno 2010 dedicato a livello internazionale alla Biodiversità.
L’incontro Egocreanet/Lre//On-Ns&A del 10 Marzo vuole porre il problema del cambiamento cognitivo che necessita al superamento della crisi strutturale contemporanea, che infatti è conseguenza diretta del passaggio che stiamo vivendo tra la obsoleta società industriale e la futura società della conoscenza basata su criteri di sviluppo delle scienze della vita.
In tale contesto storico la «biodiversità» è sempre più minacciata dalla pressione esercitata da una ormai antiquata concezione meccanica della produzione che provoca il degrado irreversibile degli ecosistemi naturali. Le specie viventi rischiano l’estinzione perché gli habitat in cui vivono vengono insidiati da inquinamento, urbanizzazione, deforestazione e cioè da un sistema di produzione industriale che sta ormai diventando un processo essenzialmente distruttivo della vita in tutte le sue forme proprio perché incapace di gestione e di riciclo e rinnovamento, delle risorse naturali acqua, aria, terra e delle risorse agricole e ittiche del mare e della terra.
L’avvenire della produzione agricola dipende dalla biodiversità; si dice che Einstein per riflettere sulla necessità di conservare la biodiversità disse: «Se le api dovessero scomparire all’uomo resteranno solo pochi anni di esistenza».
Il problema del rischio di perdita della biodiversità, in vero oggi è molto più grave: oggi infatti molti genoplasmi rischiano non solo di scomparire, ma anche di essere alterati geneticamente, cosi ad es. batteri e micro-organismi che oggi agiscono da simbionti, potranno essere sostituiti da antagonisti allo sviluppo delle attuali forme di vita, quelle che nell’insieme creano l’ecosistema del quale invece ci aspetteremmo un graduale sviluppo evolutivo.
Purtroppo il sostegno alla biodiversità assieme alla conservazione del patrimonio genetico, sarà inefficace, finché si assiste passivamente alla sua degenerazione, accettando di essere impotenti rispetto all’appiattimento culturale, che caratterizza la nostra epoca dei mass media e dell’entertainment. Pertanto dobbiamo agire, per proporre soluzioni cognitive creative, per le quali la biodiversità venga effettivamente compresa ed utilizzata quale risorsa per lo sviluppo, globale e territoriale (glocale).
Per raggiungere tale fine sono necessarie nuove e rinnovate concezioni della scienza e dell’arte, tali che permettano di superare i modelli cognitivi meccanici; ciò in modo da poter innescare un processo di innovazione culturale e di management della conoscenza capace di rendere sostenibile un effettivo cambiamento dello sviluppo guidato da una strategia cognitiva denominata dall’Europa Kbbe (Knowledge Based Bio-Economy), basata sulla cooperazione tra ricerca ed impresa, anziché sulla forza distruttiva generata dalle concorrenza tra le imprese così come e stato nel modello di sviluppo «industriale-meccanico» ormai pericolosamente obsolescente.
Principali Aree Tematiche transdisciplinari del meeting Egocreanet/Lre/Nutra-Scienza potranno essere:
1. Biodiversità Bio-energia e fonti alternative,
2. Biodiversità, Ecologia e Salute,
3. Biodiversità e Alimentazione,
4. Biodiversità come finzione estetica della espressione artistica e musicale contemporanea.
Altre tematiche potranno essere suggerite da chi vorrà intervenire.
Richieste di maggiori informazioni e proposte di intervento vanno inviate a: Paolo Manzelli, www.escuola.com/lre.html; www.egocrea.net, www.egocreanet.it.