Cinque gli anelli già attrezzati e altri in lavorazione per 5.000 km. L’assessore Cocchi: «Un turismo slow e a impatto zero che rilancia l’economia rurale» . L?ippovia è un itinerario percorribile a cavallo, ma anche a piedi o in mountain bike
La Regione Toscana nell’ambito del programma interregionale sul turismo equestre ha sviluppato il progetto «Ippovie Toscane» con la volontà di promuovere una viabilità lenta, puntare sulle infrastrutture leggere, sulle greenways.
L?ippovia è un itinerario percorribile a cavallo, ma anche a piedi o in mountain bike, che attraversa parchi, borghi, valli e colline, abbinando una mobilità sostenibile alla riscoperta del territorio, con l?intento non solo di valorizzare l’ambiente, ma anche migliorare e promuovere l’offerta turistica sostenibile.
Per ora sono stati realizzati cinque anelli attrezzati, certificati e percorribili ed altri sono in corso di realizzazione per circa 5.000 chilometri di percorsi percorribili. La loro presentazione è stata al centro dell?Open Forum «Ippovie Toscane» organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con l’Apt di Firenze con l’obiettivo di individuare le strategie di sviluppo dei territori rurali attraverso il turismo equestre, la formazione della rete delle imprese e dei servizi, i pacchetti turistici, l’animazione nelle ippovie, l’interazione con la Via Francigena e con i percorsi del progetto «A cavallo nei parchi».
«Questo tipo di turismo – ha detto l’assessore Paolo Cocchi, aprendo il forum – in Toscana è in forte espansione e offre sempre più possibilità a coloro che dedicano la maggior parte del loro tempo libero al cavallo ed alle attività che si possono fare insieme a questo meraviglioso animale. Un turismo che dà l’opportunità di visitare luoghi non facilmente conoscibili e di essere praticato anche da semplici appassionati senza alcun impatto di tipo ambientale ed ecologico».
La prima rete certificata di ippovie toscane è stata istituita individuando e certificando 5 anelli sulla base del disciplinare della Fitetrec per la certificazione dei tracciati in accordo con l’Apt di Chianciano Terme.
I cinque percorsi sono: «A Cavallo nel Medioevo» tra il Casentino e Arezzo, l’anello dell’Amiata, quello della costa livornese, quello delle «Terre di Siena», e della montagna pistoiese. Tutti i percorsi sono collegati o collegabili e si intersecano con le due direttrici: la Via Francigena, che attraversa in diagonale l’interno della Regione e si collega alle altre vie storiche (la Via dei Cavalleggeri, la Via Clodia, le Vie Romee), e l’«Ippovia del Mediterraneo» che percorre la Toscana lungo la costa, costruendo una rete e una mappa ufficiale con tanto di punti di sosta, ricettività per accoglienza cavalli e cavalieri e quant’altro sia utile a questo tipo di turismo.
Gli itinerari delle ippovie toscane sono unici e ciascuno a suo modo suggestivo come quello della costa livornese, della Via dei Cavalleggeri, questa ippovia collega tutte le torri di avvistamento costiere delle province di Pisa, Livorno e Grosseto e partendo dalla Maremma attraversa i Parchi Regionali di Maremma, di San Rossore e delle Alpi Apuane, ricongiungendosi sulla Via Francigena in Lunigiana.
L?Ippovia delle Foreste Sacre nel Casentino uno dei luoghi più incantevoli da visitare per la sua natura incontaminata e meta fuori dal turismo di massa. L’ippovia tocca castelli, abbazie, e monasteri, tra questi la Pieve di Romena, i castelli di Porciano, Montemignaio e San Niccolò, l’abbazia di Vallombrosa e l’Eremo di Camaldoli.
Altrettanto affascinantel?Ippovia dell?Amiata, un percorso tra secolari castagni e antichi sapori di montagna, tra massi trachitici e faggi ricoperti da cappotti di muschio.
Da non perdere neppure l?Ippovia di San Jacopo che rappresenta un?importante direttrice Nord?Sud di collegamento con la via Francigena interessando i territori dell?Appennino pistoiese. I tracciati di questo percorso turistico a cavallo si sviluppano tutti intorno al capoluogo di provincia su strade per lo più sterrate e di uso pubblico. Tappe che consentono di visitare siti storici e vecchi borghi con panorami mozzafiato. Tra questi ricordiamo Vinci, terra natale del Genio di Leonardo, Carmignano ed i suoi vini, Comeana e la Villa medicea di Artimino.
Infine il sogno della vacanza equestre non può che passare dall’Ippovia delle Terre di Siena, spostandosi in luoghi apparentemente lontani ma Siena e la Piazza del Campo con la torre del Mangia non sono mai lontani.
Per approfondimenti consultare il portale turistico della Regione Toscana.
(Fonte Arpat, Testo a cura di Stefania Calleri)