Ha l?obiettivo di informatizzare l?intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e urbani della Regione Campania
Sistri è l’acronimo di sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, un sistema voluto, a partire dal 2009, dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con l’obiettivo di informatizzare l’intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e urbani della Regione Campania.
Con il Sistri il ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare si pone l’obiettivo di coniugare ambiente, efficienza e legalità. Il Ministro, Stefania Prestigiacomo, ha affermato a questo proposito che «Il tema della gestione dei rifiuti ha assunto una rilevanza sempre maggiore, che riguarda non solo la tutela dell’ambiente ma anche la difesa della legalità. Questo vale in special modo per i rifiuti pericolosi che sono spesso oggetto di lucrosi traffici da parte delle organizzazioni criminali che causano gravi danni al territorio e possono mettere in pericolo la salute pubblica. Per tali motivi il Governo ha deciso di varare il Sistri…».
La gestione del Sistri è stata affidata al Comando Carabinieri per la tutela dell’Ambiente, la banca dati fornirà informazioni sulla produzione, movimentazione e gestione dei rifiuti, e consentirà di rispondere alle diverse richieste di informazioni previste dalla normativa comunitaria.
Il Sistri avrà un’interconnessione telematica con altre istituzioni, ovvero Ispra, che fornirà i dati alle singole Arpa/Appa, l’Albo nazionale dei gestori ambientali, la Guardia Costiera e le imprese ferroviarie, quest’ultimi coinvolti per garantire la tracciabilità dei rifiuti speciali trasportati via mare e ferrovia. Il Sistri sarà poi interconnesso, in base a quanto stabilito dall’art. 14 bis della Legge 102/2009, con altri sistemi, in modo da creare un sistema-rete in grado di controllare la movimentazione dei rifiuti, dalla produzione alla destinazione finale.
Tra le principali novità troviamo il passaggio da un sistema cartaceo ad un sistema informatizzato, per meglio dire Mud, registri e formulari in carta non ci saranno più per i soggetti obbligati ad iscriversi al Sistri.
I soggetti con obbligo di iscrizione al sistema di tracciabilità dei rifiuti sono quelli individuati nell’art. 1 del DM del 17 dicembre 2009 (visualizza l’elenco). Accanto a questi vi sono poi quelli la cui iscrizione al Sistri è solo facoltativa.
I soggetti individuati dal DM come obbligati all’iscrizione al Sistri dovranno seguire le indicazioni presenti sul sito del Sistri, e sono tenuti ad adeguarsi a quanto previsto nel DM entro 180 gg. dalla sua entrata in vigore (art. 12 co. 4 del DM).
L’iscrizione avviene in due fasi, e può essere effettuata direttamente, ovvero dai soggetti interessanti o indirettamente tramite la sezione Regionale dell’Albo Nazione dei Gestori Ambientali competente per territorio (per i trasportatori), o tramite le associazioni di imprenditori territoriali o le loro società di servizi.
La prima fase prevede che i soggetti obbligati all’iscrizione siano tenuti a comunicare, con varie modalità via web, fax o telefono, i dati necessari all’iscrizione, dati contenuti in un apposito modulo.
Dopo avere effettuato le necessarie verifiche con il registro delle imprese o l’albo nazionale dei gestori ambientali, i soggetti interessati ricevono il codice-pratica di riferimento, con il quale potranno presentarsi alla Camera di Commercio, o presso le sezioni territorialmente competenti dell’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali (per i trasportatori) per lo svolgimento delle ulteriori formalità, come il pagamento per l’acquisizione dei dispositivi ed il ritiro degli stessi.
La seconda fase dell’iscrizione si caratterizza per la consegna dei dispositivi necessari per il funzionamento del sistema.
La chiavetta USB è necessaria per l’accesso in sicurezza dalla propria postazione al sistema, in modo da potere trasmettere i dati, firmare elettronicamente le informazioni fornite e memorizzarle sul dispositivo stesso.
Ogni mezzo che trasporta rifiuti sarà dotato di un dispositivo elettronico, detto black box, con la funzione di monitorare il percorso effettuato. La consegna e l’installazione del dispositivo avviene presso le officine autorizzate.
Le discariche, invece, saranno dotate di apparecchiature di sorveglianza per monitorare l’ingresso e l’uscita degli automezzi dagli impianti stessi.
Il Sistri ha previsto anche una rete di assistenza in caso di malfunzionamento dei dispositivi. I soggetti che hanno in carico i dispositivi, in caso di malfunzionamento, sono tenuti a comunicare ogni disfunzione al call center dedicato, operativo tutta la settimana, tranne la domenica.
La comunicazione del malfunzionamento deve avvenire entro 24 ore se i vizi riguardano i software, ed entro 72 ore se, invece, i problemi coinvolgono l’hardware.
Per ulteriori approfondimenti
– Linea Guida sul Sistri redatte dal Ministero dell’Ambiente Tutela del Territorio e del Mare
(Fonte Arpat, Testo a cura di Stefania Calleri)