Dopo la vicenda che ha coinvolto il territorio al largo tra il nord Barese e il confine nord di Brindisi, episodio analogo ha interessato l’area al largo del Gargano
Ancora una posizione netta da parte della Regione Puglia sulla questione della «ricerca di idrocarburi off shore». Dopo la vicenda che ha visto coinvolto il territorio al largo delle coste pugliesi comprese tra il nord Barese e il confine nord di Brindisi, ampio territorio includente anche la zona di Monopoli, il similare episodio ha interessato anche l’area al largo del Gargano e nello specifico le Isole Tremiti.
In riferimento alla prima questione relativa alla ricerca di idrocarburi nella zona al largo di Monopoli, la Giunta Regionale ha dato incarico all’Avvocatura di proporre ricorso al Tar del Lazio contro le autorizzazioni per la ricerca di petrolio e idrocarburi, rilasciate dal ministero dell’Ambiente alla società Northern Petroleum.
La seconda vicenda, vede invece coinvolta sempre la Giunta Regionale, la quale però, durante la procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) per il progetto di ricerca di idrocarburi al largo delle Isole Tremiti proposto dalla Petroceltic Elsa Spa, ha espresso parere sfavorevole.
La Giunta ha espresso tale parere a seguito dell’analisi compiuta dal Comitato Regionale Via che, dopo aver analizzato gli impatti ambientali consecutivi alle fasi di indagine e di perforazione dei pozzi, modalità e tecniche riportate nello Studio di impatto ambientale (Sia), studio definito «non puntuale», ha ritenuto inadatto l’inserimento, su grande scala, di una piattaforma off shore, che sfrutti eventuali giacimenti di idrocarburi lungo il litorale adriatico in oggetto che dista pochi chilometri dalla costa ed è collocato a poca distanza dal parco nazionale del Gargano e dalla riserva delle Isole Tremiti. Di contro, la Giunta Regionale ha approvato lo Schema di disegno di legge per l’istituzione del Parco naturale regionale del Medio Fortore, nei comuni di San Paolo Civitate e di Lesina nella provincia di Foggia.
Da quanto su analizzato, risulta forte la posizione dell’attuale Giunta Regionale Pugliese, sempre più attenta alle reali problematiche del territorio e volta a difendere le ricchezze naturali proprie di un paesaggio, ultimamente, fortemente rivalutato. È questo che afferma anche Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia: «Il Governo non ha ancora chiaro che la nostra ricchezza è il mare e soprattutto non è concepibile pensare a pozzi e piattaforme petrolifere nei pressi di aree marine protette». Ai politici il compito di bloccare le autorizzazioni che vedono il territorio deturpato nelle sue bellezze, ai comuni, ai cittadini, alle associazioni locali, l’obbligo di impegnarsi a difendere le proprie realtà, vigilando contro chiunque imponga le proprie scelte senza consultazione popolare.