È doppiamente sostenibile perché, oltre ad essere ad emissioni zero, è alimentata ad energia solare
È stata presentata ieri a Palermo a Palazzo d’Orleans la «M Maranello made in red», ambiziosa piccola city car elettrica 100% made in Sicily. Perché, come ha spiegato il governatore della regione Sicilia, Raffaele Lombardo, l’auto è stata prodotta con capitali, professionalità ed intelligenze rigorosamente siciliane.
L’autovettura è il risultato di una intesa tra Sicilia Energia, azienda produttrice di impianti fotovoltaici ad uso domestico, ed Effedi Automotive, casa costruttrice di vetture elettriche. Cosa rende quest’auto unica e realmente ecologica? La possibilità di ricaricarla anche attraverso il proprio impianto fotovoltaico. Il problema delle auto elettriche già in produzione, infatti, sta proprio nell’irresponsabilità della carica: se la fonte energetica è comunque inquinante, il problema resta irrisolto, nonostante la riduzione delle emissioni. «M Maranello made in red», invece, è doppiamente sostenibile perché, oltre ad essere ad emissioni zero, è alimentata ad energia solare.
Con 3 euro di ricarica (gratis se si utilizza il proprio impianto fotovoltaico) questa city car fa ben 60 km… un sogno per chi è costretto ad usare l’auto quotidianamente! Il costo per spostarsi senza danneggiare l’ambiente, però, è ancora elevato: 12.500 ? non sono proprio alla portata del largo pubblico. È per questo che le aziende produttrici hanno deciso di avviare una serie di accordi con la Regione Sicilia, che ha pensato bene di far rientrare l’iniziativa all’interno del programma «Io zero», destinato alle famiglie residenti sull’isola. Zero emissioni di polveri sottili, zero rumore e zero consumi per una vita qualitativamente migliore.
La «Maranello» però non circola ancora sulle strade siciliane. In Italia ci sono solo una decina di esemplari tra Modena e Firenze. Come spiegano i costruttori, il problema probabilmente sta tutto nella mancanza delle condizioni ottimali per la messa in commercio. Ma non è il solo prezzo dell’auto ad impedirne la diffusione: in Italia non ci sono ancora norme estese a tutti i comuni che prevedano la chiusura dei centri storici alle auto a benzina e, soprattutto, non sono ancora previsti incentivi all’acquisto di auto elettriche.