Il tram torna a Firenze

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Collega la stazione di Santa Maria Novella con Scandicci. Fa risparmiare tempo ma è in termini ambientali che dà il meglio di sé

037-10 - Il tram è tornato a Firenze

È partita il 14 febbraio la prima linea della tranvia fiorentina, che collega la stazione di Santa Maria Novella con Scandicci.

Moltissime persone, 20mila, ma c’è chi dice di più, si sono presentate all’appuntamento con Sirio (questo il nome del tram utilizzato a Firenze e costruito dalla Ansaldo Breda a Pistoia), il 14 febbraio, data di inizio del servizio, che per la prima settimana è gratuito.

Il tram era sparito da Firenze da 52 anni, era il 20 gennaio 1958 quando effettuò l’ultima corsa, In precedenza l’area fiorentina era coperta da una vasta rete tranviaria che negli anni trenta del secolo scorso era di circa 220 km e raggiungeva, fra l’altro, Prato, Poggio a Caiano, Fiesole, San Casciano, ecc. La prima tramvia elettrica fiorentina era stata inaugurata nel 1890.

Sirio è alto 3,4 metri e largo 2,4, è lungo 32 metri, può portare fino a 272 passeggeri ed è attrezzato con postazioni speciali per i disabili.

Per il primo mese ci sarà un tram ogni 8 minuti, poi, a regime, le corse diventeranno più frequenti, ogni 6 minuti fino ad arrivare ad una ogni 3, 5 minuti nelle ore di punta.

Il tram effettua la sua prima corsa alle 6,30 del mattino e l’ultima alle ore 21,30 mentre a regime l’orario verrà ampliato dalle ore 5 alle ore 24.

La prima linea della tranvia copre un percorso di 7 chilometri e mezzo e le fermate sono 14, tutte dotate di ampie banchine, coperte in parte da pensiline con sedili per l’attesa ed illuminazione propria, attrezzate con display che segnalano i tempi di attesa, altoparlanti, emettitrici di biglietti e telecamere di sorveglianza.

La gestione del servizio è stata affidata ad una società appositamente costituita, della quale fanno parte Ataf (l’azienda che gestisce il trasporto pubblico su gomma) e la Ratp (l’azienda che gestisce il trasporto pubblico nella regione parigina).

Ma quali i vantaggi? sicuramente il tram fa risparmiare tempo, infatti viaggia su binari in una carreggiata «preferenziale» non condizionata dal traffico urbano. Già questo è un beneficio importante, ma è in termini ambientali, che il tram dà il meglio di sé, sia per quanto riguarda la silenziosità che per quanto attiene alle emissioni in atmosfera.

Gli impatti acustici sono ridotti ed inferiori a quelli prodotti dagli autobus, non più quello sferragliare dei vecchi modelli, ma un leggero sibilo soprattutto in curva. Per quanto riguarda invece l’inquinamento atmosferico il tram va ad elettricità e rispetto ad un mezzo a gasolio è sicuramente più rispettoso dell’ambiente.

Il traffico urbano è fonte di inquinamento atmosferico, che può essere ridotto solamente con politiche che promuovano mobilità alternativa, ad esempio: un maggiore numero di piste ciclabili e percorsi pedonali soprattutto per i percorsi inferiori ai 3 km; mezzi pubblici con prestazioni ambientali più efficienti come nel caso della tranvia.

La linea 1 della tranvia dovrebbe essere la prima di una nuova rete tranviaria: già sono in corso i lavori preparatori di altre due linee.

Per chi vuole approfondire

Informazioni sulla tranvia: http://www.muoversiafirenze.it/

224-09 – Tranvia e monitoraggi

044-08 – Tranvia e monitoraggi

022-08 – L’attività di controllo svolta da Arpat sui cantieri delle linee tranviarie

017-08 – L’esperienza francese delle reti tranviarie per migliorare la mobilità e salvaguardare l’ambiente

103-07- I lavori in corso per la prima linea della tranvia di Firenze

110-05 Project financing con Ratp per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia a Firenze e per la gestione dell’intera rete tranviaria

Immagini e video del tram di Firenze e di altre città europee

(Fonte Arpat, Testo a cura di Stefania Calleri)