Il bike sharing segna un + 206,5% e il car sharing un + 15,14%. Soluzioni immediatamente disponibili per far fronte all’emergenza inquinamento da traffico
Gli utenti del bike sharing sono aumentati in un anno del 206,5% con un vero e proprio boom a Milano che conta 12.346 utenti (quadruplicati rispetto all’anno precedente). Anche il car sharing trova sempre più fan con un aumento degli utenti del 15,14% nel 2009. Le Città che vanno a tutto gas con Gpl e Metano sono invece Ravenna, Bologna e Ferrara con una media superiore al 12% rispetto a quella nazionale. Ma queste novità non riescono ancora ad incidere sul modello italiano di mobilità e ancor meno sulla qualità dell’aria delle nostre Città.
Il tasso di motorizzazione resta, infatti, per l’Italia il più alto d’Europa (61,3 auto per 100 abitanti contro la media europea di 46).
Soluzioni efficaci e immediatamente disponibili sono state presentate oggi a Bologna nell’ambito della Conferenza nazionale sul Mobility Management organizzata da Euromobility in collaborazione con il Comune di Bologna, la Regione Emilia Romagna con il patrocinio del ministero dell’ Ambiente.
Lorenzo Bertuccio, Direttore di Euromobility ha dichiarato: «Gli sforzi sono concentrati come sempre sul cambiamento culturale, ma occorre puntare con decisione anche sull’innovazione. Purtroppo l’uso del trasporto pubblico e della bicicletta ancora non decolla e, soprattutto, poco o niente si sta facendo per ridurre, ove possibile, la domanda di trasporto. Sul fronte Mobility Management si contano sul territorio nazionale 67 Uffici d’Area e circa 850 mobility manager aziendali ma anche qui le potenzialità sono enormi».
«I buoni esempi ci sono, e anche i risultati – dice Raimondo Orsini, Direttore della Fondazione Sviluppo Sostenibile – la Deutsche Bahn (ferrovie tedesche), ad esempio, ha introdotto l’ecoguida per i suoi 4.000 macchinisti con un risparmio energetico del 10% ed economico di 300 miliardi di euro sulla bolletta elettrica. L’incentivo per i dipendenti è un bonus in busta paga proporzionato al risparmio ottenuto dall’azienda».
A dieci anni dall’introduzione in Italia del Mobility Management, la Conferenza nazionale organizzata annualmente da Euromobility, ha voluto con questa edizione confrontarsi con la realtà europea per verificare quanto l’Italia sia allineata.
Tra i relatori, Anne Houtman della Direzione Trasporti della Comunità europea, ha illustrato l’Action Plan strumento creato per aiutare le città europee a trovare la giusta risposta alle nuove sfide e alle emergenze ambientali. Infatti circa il 40% delle emissioni di CO2 e il 70% delle emissioni di altri inquinanti da trasporto su strada può essere attribuito al traffico urbano, mentre 9 cittadini su 10 della Ue ritengono che la situazione del traffico nella loro città dovrebbe essere migliorata.
«Speriamo che anche il Governo italiano giochi la sua parte», ha sostenuto nel suo intervento Arcangelo Merella Presidente di Euromobility, che ha anche sottolineato come «in questi giorni sia tornato d’attualità, come peraltro era prevedibile, il tema dell’inquinamento da traffico. La risposta delle città denuncia l’assenza di effettive politiche durevoli ed efficaci che evitino ad ogni inverno l’isteria collettiva e il panico che l’innalzamento dei livelli di inquinamento dell’aria provoca tra i cittadini e i Sindaci. C’è bisogno di un radicale mutamento dei costumi, delle abitudini e di un forte impegno, anche finanziario, per affrontare più seriamente il tema della mobilità nelle aree urbane. Euromobility, che in questi giorni compie 10 anni, si appresta ad iniziare un nuovo decennio con l’impegno di contribuire a costruire le condizioni perché ad ogni livello si faccia strada la consapevolezza che un tema così rilevante non può essere lasciato nelle sole mani dei Sindaci, ma che deve invece essere assunto con priorità dal Governo, dal Parlamento, dalle Regioni, dall’industria e dalle parti sociali. Anche alcuni aspetti della crisi industriale possono trovare soluzione e possibilità di positivo sviluppo se il tema della sostenibilità ambientale, non come mera scelta ideologica ma come modello di sviluppo, viene assunto come fondamentale nelle politiche industriali e istituzionali del Paese».
Nel corso della giornata è stato assegnato il Premio «Pensieri & Pedali», riconoscimento attribuito ogni anno a personaggi della cultura e dello spettacolo che hanno dedicato particolare attenzione alla bicicletta. Per il 2010, il premio è andato a Bruno Pizzul: «Come apprezzamento personale dopo le gambe viene la bicicletta, il mezzo più civile e più comodo che ci sia e che negli auspici dovrebbe diventare qualcosa che accompagna sempre l’uomo negli spostamenti cittadini».
Tra gli altri sono intervenuti: Karl-Heinz Posch coordinatore dei Progetti Europei Epomm-Plus e Max, Paolo Ferrecchi Direttore Generale Sistemi di Mobilità della Regione Emilia Romagna, Cleto Carlini Direttore Settore Mobilità del Comune di Bologna, Edoardo Croci Direttore Iefe – Istituto di Economia e Politica dell’Energia e dell’Ambiente dell’Università Bocconi, Francesco Sutti Presidente Atc, Azienda Trasporti Pubblici di Bologna.
(Fonte Euromobility)