Fusione fredda – I guadagni di energia importanti e riproducibili

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Un week end di scienza tra passato, presente e futuro che continua nel tentativo di trovare nuove soluzioni energetiche e nuove chiavi per migliorare la qualità della vita e l’efficienza dei farmaci controllando le reazioni avverse e ottimizzando la loro efficacia. I link delle relazioni

Un lungo e affascinante long week end di scienza a Roma e nella campagna romana quello della Liberazione in occasione del primo ciclo di incontri Coherence2010 dedicato allo sviluppo della coerenza nelle teorie e nelle applicazioni nella materia e nella vita.

È stata l’occasione di una «galoppata» scientifica tra passato, presente e futuro che continua nel tentativo di trovare nuove soluzioni energetiche e nuove chiavi per migliorare la qualità della vita (importante il workshop sui «Nuovi Limiti per il Materiale Particellare Sospeso: Problematiche e Prospettive» che si svolgerà a Roma il 13 maggio) e l’efficienza dei farmaci controllando le reazioni avverse e ottimizzando la loro efficacia per mezzo di teorie e strumenti elettroquantistici… alla ricerca della coerenza.

Tutto con in trasparenza i lavori fondamentali di Giuliano Preparata che la pattuglia del Centro studi di Biometeorologia, fra mille difficoltà, cerca da anni di tenere in vita. Un po’ favorendo occasioni di incontro, come questo, un po’ provocando scientificamente il mondo accademico che non sempre si mostra reattivo anche se, finalmente, qualcosa sembra muoversi, anche se sotto la spinta della ricerca di nuove forme di energia.

I lavori presentati

Il lavori sono stati aperti dal Generale ingegnere Antonio Antolini che ha espresso il grande interesse con cui il mondo aeronautico guarda alle frontiere avanzate delle ricerche sulle Energie nucleari convenzionali e non convenzionali. Uno speciale saluto del dott. Giancarlo Gialanella, Presidente dell’Anfea ha arricchito lo start up della conferenza informando sullo stato professionale del ruolo dei fisici spesso a metà tra semidei e figli di un dio minore. Ha preso la parola il prof. Gianni Mattioli che ha moderato la prima parte dei lavori.

Nel suo intervento Mattioli ha ricordato lo straordinario contributo di Giuliano Preparata alla fisica.

Nel suo viaggio nel labirinto della materia Giuliano Preparata aveva svelato molti punti oscuri su cui si è lungamente discusso in questo week end di scienza ed in altre recenti occasioni: dall’Elio4 nella cella della fusione fredda confermato da molti esperimenti, alla memoria dell’acqua su cui da più fronti lavorano biologi come Luc Montagnier (nella Foto), biochimici come Vladimir Voeikov di Mosca fisici come Larissa Brizhik dell’Istituto di Fisica Teorica di Kiev, biofisici come Settimio Grimaldi del Cnr di Roma e tantissimi altri che si riuniranno a Yalta dal 31 maggio al 9 giugno in una dieci giorni sui fondamenti della biochimica e della biofisica e sulle nuove tecnologie in Medicina.

Gianni Degli Antoni è intervenuto via skipe rilanciando la proposta di attivare un finanziamento pubblico per la Fusione fredda sul modello delle Public Company. Certamente dopo la recente conferenza della American Chemical Society (Acs) in cui la fusione fredda è stata al centro della sessione sulla chimica verde, la via di importanti finanziamenti governativi è aperta essendo stata di fatto superata la barriera di diffidenza e di scetticismo che aveva confinato la fusione fredda ai margini della razionalità scientifica.

I lavori sono continuati con la relazione introduttiva di Francesco Celani dell’Infn di Frascati, che aveva avuto un grande successo all’Acs, che mostra come orami i guadagni di energia nei reattori della fusione fredda siano importanti e riproducibili. Una lunga relazione seguita da un lungo dibattito che ha focalizzato l’attenzione sui fenomeni anomali che avvengono nei reattori in modo ripetitivo e che come ha detto il prof. Srivastava fisico teorico di Perugia appaiono spiegabili aprendo quindi la via a processi chiari e controllati nei reattori nucleari a fusione fredda.

Interessanti sviluppi nel campo delle trasmutazioni biologiche vengono dagli studi del Gruppo di Piero Quercia che in collaborazione con il Gruppo di Francesco Celani ha identificato un nuovo batterio, Ralstonia Tuscolanense, capace di vivere in ambienti nucleari e a quanto pare anche di bioelaborare o trasmutare materiale nucleare. Su questa linea di lavoro anche il contributo di Antonio Sparacino e Flavio Fontana e Adriano Orefice del gruppo milanese di Pirelli Labs e della facoltà di Agraria che ha replicato l’esperimento di Kevran con risultati positivi.

Di grande interesse energetico anche l’intervento del gruppo di Caserta guidato da Domenico Cirillo che ha portato dati sperimentali rilevanti che troverebbero un fondamento teorico nelle teorie di Widom e Srivastava. Grande attenzione ha provocato il lavoro documentale di Renzo Mondaini che ha mostrato una serie di filmati e di dati sulla funzionalità di una cella di Mizuno modificata. Un’ampia discussione è emersa sui molti aspetti di chimica e di elettrochimica con gli esperti presenti in sala. Il lavoro è stato poi replicato e riproposto nel week end a Nepi dove la cella è stata fatta funzionare con uno spettacolo di luci e di scariche nell’acqua che ha alimentato l’interesse dei teorici presenti e che dovrebbe avere seguiti in ambienti controllati.

La parte finale della mattinata (tirata fino alle 14,30) è stata segnata dagli interventi di Fulvio Bongiorno, del Dipartimento di Matematica RomaTre, che ha rilevato come sia importante fare riferimento ai fenomeni della natura anche quando non sono presenti sui trattati, occupandosi la ricerca di ciò che non è noto della buona tecnica o del ben conosciuto.

Su uno dei problemi più controversi ha predisposto una relazione Giuseppe Quartieri (Superamento della barriera nucleare coulombiana per la Fusione Nucleare Fredda). Tema chiave su cui la ricerca non può che continuare.

Quasi provocatoriamente Sergio Bartalucci,dell’Infn Frascati, ha fatto una riflessione su «Lhc ed il Modello Standard: cosa sappiamo, cosa non sappiamo e cosa sapremo (…forse)».Qualcosa su cui riflettere anche di fronte alle luci e alle ombre della fisica moderna impegnata sui fondamentali della Natura.

Sui fondamentali della Natura ha parlato Ubalbo Mastromatteo con la sua relazione su Termodinamica coerenza e vita, nella quale ha dimostrato, conti alla mano, come il secondo principio della termodinamica non possa spiegare i fenomeni di ordine e di autorganizzazione nei sistemi viventi, ben differenti dai sistemi elettronici al silicio che richiedono grandi mezzi e grandi energie per essere organizzati.

Un contributo tedesco dell’ultima ora ma di grande interesse quello di Florian M. König, Technics and sferics – in-/coherences for life,che ha riportato il dibattito ai fondamenti della biometeorologia delle interazione tra meteorologia campi elettromagnetici e salute umana.

Livio Giulianiche da anni studia anche i fenomeni di risonanza ciclotronica degli ioni in collaborazione con Mikhail Zhadin,ha focalizzato l’attenzione agli effetti di deboli energie nei sistemi biologici che erano stati al centro di uno degli ultimi lavori di Giuliano Preparata che aveva posto questo anomalie sperimentali nell’ambito dell’elettrodinamica quantistica coerente. Enigmatico come pochi il contributo di Roberto Maglione che ha presentato dati sperimentali di interesse eccezionale qualora fossero confermati da altri laboratori chimici aprendo la via ad un’altra metodica di attivazione della cinetica chimica che potrebbe anche aiutarci a capire molti fenomeni anomali osservati da W. Reich e colleghi negli ultimi 70 anni.

Durante il lungo week end anche l’intervento di Yogi Srivastava sugli sviluppi della fisica dieci anni dopo la dipartita di Giuliano Preparata in particolare nel campo della memoria dell’acqua con sorprese teoriche sulla potenza della stessa come mezzo di memoria.

Non solo ricerca fondamentale, ma anche la coerenza applicata al cervello e alle sue funzioni come la memoria e l’elettroencefalogramma nella relazione di Rosanna Cerbo e Vittoria D’Agostino che si sono divise tra Coherence2010 e la commemorazione dei 101 anni di vita di Rita Levi Montalcini a cui vanno i migliori auguri della comunità di Coherence2010.

Di coerenza di fatto ha parlato anche Ugo D’Abramo medico impegnato nell’integrazione di vari approcci terapeutici. Nel week end di Nepi, nell’auletta etrusca le ultime relazioni con approfondimenti ad ampio spettro sui temi principali della conferenza con le scintille della cella di Mizuno/Mondani/Martucci, approfondimenti sulla termodinamica della vita, la risonanza ciclotronica e sulla memoria dell’acqua e infine alcune considerazioni preliminari sulla chimica quantistica degli alimenti e dei farmaci tra cui nuovi integratori biodinamici che sembrano unire proprietà delle alte dosi a informazioni quantistiche capaci di orientare in modo utile le attività enzimatiche come nel caso dell’alcool etilico spinto verso il ciclo di Krebs e il metabolismo aerobico, recentemente presentati al Vinitaly con l’ambizione di salvare la bevuta di un buon bicchiere con la lucidità fisica e mentale e la patente.