Sul Mud confusione totale

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È stato pubblicato sulla G.U. n. 98 del 28 aprile 2010, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 aprile 2010 recante: «Modifiche al Modello unico di dichiarazione ambientale (Mud)». Il software di gestione non è ancora fruibile e la scadenza dei termini di presentazione è, ad ora, fissata al 30 Aprile 2010

E dopo il Sistri è ora il Mud a creare disagi al mondo delle imprese che operano nel settore ambientale. È infatti stato pubblicato sulla G.U. n. 98 del 28 aprile 2010, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 aprile 2010 recante: «Modifiche al Modello unico di dichiarazione ambientale (Mud)». Il decreto evidenzia tre punti essenziali:

– Il modello di dichiarazione allegato al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2008 è sostituito dal modello e dalle istruzioni allegati al presente decreto;

– Il modello di cui al presente decreto è utilizzato per le dichiarazioni da presentare, entro il termine stabilito dalla legge, con riferimento all’anno 2009, da parte dei soggetti interessati;

– Sono, in ogni caso, valide le dichiarazioni che risultino presentate alla data di entrata in vigore del presente decreto, con riferimento all’anno 2009, avvalendosi del modello allegato al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2008.

Si rileva che lo stesso è articolato in quattro capitoli: rifiuti, veicoli fuori uso, apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) e rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), emissioni, ed entrando nel dettaglio dei contenuti, si osserva che il capitolo 1 riguarda gli obblighi e i soggetti di cui agli articoli 189 e 220 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 nonché i gestori di impianti di trattamento e di recupero dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, il capitolo 2 riguarda gli obblighi ed i soggetti che effettuano la raccolta, il trasporto, il trattamento ed il recupero dei veicoli fuori uso, il capitolo 3 riguarda gli obblighi e i soggetti iscritti al Registro nazionale dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Ma soffermiamoci un attimo sulla data di emissione del decreto, il 28 aprile 2010; potremmo subito notare la vicinanza estrema rispetto ai termini di presentazione del Mud, il 30 aprile di ogni anno. Allo stato attuale solo i produttori in «semplificata», con massimo 3 rifiuti prodotti, possono compilare a mano il Mud tramite il modello cartaceo allegato al decreto e consegnarlo entro la data di scadenza. Tutte le altre imprese impegnate nella gestione dei rifiuti in qualità di trasportatori, destinatari e intermediari non possono operare, in quanto il software di gestione non è ancora disponibile.

Un pasticcio che è costato alle imprese giorni di lavoro frenetico e ansia, sensazioni dettate dal non sapere come operare e motivate non da una negligenza lavorativa del «mondo operaio» ma da un non controllo della situazione a monte da parte di chi gestisce le «regole del gioco» in campo ambientale. E si aspetta ancora; ad oggi, 30 aprile, infatti, non è stata ancora presentata una proroga dei termini di presentazione della dichiarazione, proroga che arriverà, ci si augura, necessariamente in giornata in quanto, in caso contrario, tutte le aziende sarebbero sanzionate per la mancata presentazione del Mud, non per loro insufficienza ma per una cattiva gestione dei tempi e dei mezzi regolamentati da normativa.