Ricerca – Il vento nuovo che viene dalla Svizzera

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Cresce la Libera università degli studi di scienze umane e neuroscienze (Lium). Non è una università tradizionale, è un laboratorio in cui hanno voce quelle scienze che indagano nell’uomo in relazione all’ambiente e alla società

Si è svolto a Bellinzona nella sala del Consiglio comunale (Svizzera), su iniziativa della Libera università degli studi di scienze umane e neuroscienze (Lium), un simposio primaverile.

Potrebbe sembrare uno dei tanti eventi che i ricercatori e i docenti realizzano per incontrarsi e scambiarsi opinioni, ma questo ha una marcia in più. Nessuna scoperta eccezionale ma una voglia di riprendere filoni di ricerca che sembravano assopiti nel mondo accademico. E in un momento di depressione culturale questa è una novità.

La Lium non è una università tradizionale, è un laboratorio in cui hanno voce quelle scienze che indagano nell’uomo in relazione all’ambiente e alla società e traccia nuovi percorsi.

La Lium, come sottolinea il presidente Orlando Del Don nel suo intervento, è «soprattutto un Centro di competenza accademico privilegiato per tutti coloro che hanno talento, competenze, idee e volontà di promuovere al di fuori degli asfittici sistemi universitari tradizionali un loro progetto in un Centro di Eccellenza che sia al contempo profondamente innovativo e una vera e propria alternativa, come pure animato da spirito di iniziativa, senso di responsabilità ed imprenditorialità nel mondo del fare e del confronto con una realtà che non permette più scappatoie pseudo-accademiche o pseudoscientifiche».

Tanti sono i Centri di ricerca presenti al simposio con l’Università (del prof. Ernesto Gianoli dell’Università salesiana di Mestre, del prof. Eugenio Rossi sociologo dell’Università Bicocca di Milano, il Tepsi di Yor Milano, Aidi Segrada docente di psicopedagogia a Varese, il prof. Aldo Calandri farmacologo dell’Università di Rosario, Giovanni Napolitano dell’Associazione nazionale Polizie locali d’Italia, la Scuola di Gestalt di Daniela Santabbondio Petrini, il gruppo biotech di Alessandro Bertolissi, il gruppo di Quantum Chemistry Technology, l’Accademia Telesio Galilei, la Siaecm, il gruppo di Rupert Raikes, ecc.) che hanno proposto e fatto carico di promuovere  nuove ricerche come i progetti nel campo del Psicodramma, della Sicurezza, della Psicopedagogia, dell’Etica, della psicoenergetica dello sport e della riabilitazione, del Teatro e della multimedialità, delle medicine orientali e della criminologia. «Tutti questi progetti – sottolinea Orlando Del Don – hanno in comune, sempre e comunque, la centralità dell’Uomo, la sua ricerca, il suo sviluppo e la sua espressione».

Ed in questo senso va la presentazione di Yor Milano e Drago Stevanovic «Arte e terapia. Come gestire lo stress quotidiano (nella foto un momento della rappresentazione).

Vincenzo Valenzi, vice presidente dell’Università, ha fatto poi un excursus sulle università, sulla storia di un certo tipo di ricerca e dei suoi maestri più rappresentativi con l’auspicio che l’Università torni alla sua ispirazione originaria. Ma è un po’ tutta la giornata che ha dato la misura che un nuovo vento si sta sollevando dal mondo della ricerca.

Il programma del nuovo anno accademico è in gestazione e nelle prossime settimane sui siti www.lium.ch e www.swisscisu.ch saranno presentati i nuovi progetti che vogliono contribuire al rilancio dell’Università europea per vincere la sfida della crisi. (R. V. G.)