Il curioso caso dell’uomo pesce

536
Tempo di lettura: 2 minuti

«Big River Man», il documentario di Maringouin, intrecciando risate, senso dell’avventura, apprensione per la folle impresa di Strel ad immagini spettacolari ma anche tristemente reali di incendi, inquinamento, disboscamento, lancia quindi un forte messaggio al mondo: la foresta pluviale versa in un degrado ambientale indicibile

È stato presentato in anteprima nazionale al Festival Cinemambiente di Torino l’attesissimo documentario «Big River Man» di John Maringouin. Presenti alla proiezioni sia il regista sia il protagonista del film.

Considerata la fama che lo precede, «Big River Man» è da molti ritenuto il vincitore più probabile della 13ma edizione del Festival Cinemambiente, in programma a Torino fino a domani. In effetti, il film di John Maringouin si è aggiudicato l’ambitissimo premio per la Migliore Fotografia al Sundance Film Festival 2009, la kermesse del cinema indipendente sostenuta dall’attore americano Robert Redford.

Applaudito dal pubblico e incensato dalla critica, «Big River Man» racconta l’epica impresa di Martin Strel, 55enne sloveno che nel 2007 ha attraversato a nuoto il Rio delle Amazzoni, 22mila miglia di acque infestate da piranha, coccodrilli e altre specie animali di indubbio pericolo. L’avventura, durata 66 giorni, non è semplicemente il resoconto dell’ennesima traversata di Strel, che ha già alle spalle diversi record mondiali per aver percorso a nuoto il Danubio e il Mississippi. Il viaggio di quest’omaccione, dal fisico non proprio atletico e col vizio dell’alcool, mostra l’agghiacciante condizione ambientale dell’Amazzonia.

Il documentario di Maringouin, intrecciando risate, senso dell’avventura, apprensione per la folle impresa di Strel ad immagini spettacolari ma anche tristemente reali di incendi, inquinamento, disboscamento, lancia quindi un forte messaggio al mondo: la foresta pluviale versa in un degrado ambientale indicibile. I due anni di preparazione di Strel, le malattie a cui è andato incontro durante la traversata, i pericoli, lo sforzo fisico ed economico, tutto per un unico obiettivo: sensibilizzare alla salvaguardia e alla protezione di un patrimonio naturale incredibile come l’Amazzonia. Perché, come cita il trailer del film, in tempi complessi è necessario un eroe complesso. E questo eroe è Martin Strel.