Lo spettatore viene trascinato in una vertigine di controsensi, viene messo di fronte a pregiudizi diffusi e quotidiani, atteggiamenti e tendenze radicate e tacitamente condivise
Grande successo ieri sera per la performance «Le scimmie verdi». A Bari, presso l’auditorium del
C.eL.I.P.S., un 50 minuti di botta e risposta, sarcasmo e battute su discorsi impegnativi come il razzismo, migrazioni, culture, sicurezza.
L’idea è del giornalista Daniele Barbieri e lo scrittore Hamid Barole Abdu che con forza e originalità propongono, ormai da più di un anno, questo spettacolo. Un prodotto nuovo, pensato per informare ed educare, dire e far sapere.
Sul palco sono gli ideatori del progetto gli attori protagonisti. I due si scambiano gli abiti, ovvero le identità, fra un italiano e un extracomunitario falsamente radicato ed integrato. Ci si interroga sulla quotidianità, su quanto sia utile l’inutilità di alcune credenze, modi di fare e di pensare.
Lo spettatore viene trascinato in una vertigine di controsensi, viene messo di fronte a pregiudizi diffusi e quotidiani, atteggiamenti e tendenze radicate e tacitamente condivise.
Il tutto viene rappresentato e raccontato in modo sottile, vero e duro. Questo inquieta lo spettatore che ha a che fare con soggetti forti e pensieri forti, tematiche come il razzismo, l’isolamento e l’emarginazione che esistono da sempre e che da sempre non vengono affrontate e superate.