Il biologico è il primo settore a indicare la provenienza delle materie prime. Nel caso tutte le materie prime provengano dallo stesso paese è possibile sostituire la dicitura «Agricoltura Ue», con quella della nazione
Il 1° luglio è entrata in vigore la nuova etichettatura del biologico europeo. Una rivoluzione che dà al consumatore un’ulteriore prova dell’affidabilità della produzione biologica. Da oggi infatti i prodotti biologici commercializzati nell’Unione europea rappresentano l’unico settore agroalimentare in cui è obbligatorio indicare la provenienza delle materie prime. Insieme al nuovo logo europeo, rappresentato da una foglia stilizzata composta da stelle bianche su sfondo verde, i prodotti dovranno indicare «Agricoltura UE», nel caso gli ingredienti siano tutti provenienti dal territorio europeo, e «Agricoltua Non UE», nel caso in cui siano importati da Paesi Terzi. Quando invece il prodotto è fatto con ingredienti misti, l’etichetta reca «Agricoltura Ue/Non Ue».
Altra grande novità per i consumatori: nel caso in cui tutte le materie prime del prodotto provengano dallo stesso paese, è possibile sostituire la dicitura «Agricoltura Ue», con quella della nazione. I consumatori potranno dunque acquistare con tutta serenità prodotti bio italiani al 100%, laddove vedranno la dicitura «Italia» insieme al nuovo logo Ue.In ogni caso, fino al 1° Luglio 2012, è possibile commercializzare i prodotti con il vecchio logo bio Ue (una spiga di grano su sfondo blu), etichettati prima dell’entrata in vigore della nuova regolamentazione.
Le linee guida per produttori e consumatori
Diverse indicazioni utili sia per i produttori sia per i consumatori sono contenute nel «Documento per facilitare la comprensione e l’attuazione dell’etichettatura nei prodotti biologici all’interno dell’Unione Europea». Si tratta di un’agile testo che l’Associazione italiana agricoltura biologica ha prodotto in occasione dell’entrata in vigore del nuovo regolamento Ue sull’etichettatura dei prodotti bio. All’interno del testo, le linee guida per orientarsi tra prodotti bio Ue e importati e saper riconoscere eventuali etichette truffaldine, nel caso dei consumatori. Per i produttori costituisce una rapida guida per capire come e in che caso è applicabile la nuova etichettatura. Il documento è scaricabile dal sito Aiab.
(Fonte Aiab, Lorenzo Misuraca)