Ora le coste europee sono più protette

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L’Ue ratifica il Protocollo sulla gestione integrata delle zone costiere nell’ambito della Convenzione per la protezione dell’ambiente marino e del litorale del Mediterraneo

Il 13 settembre il Consiglio dell’Unione europea ha adottato la decisione di ratifica del Protocollo sulla gestione integrata delle zone costiere (Integrated Coastal Zone Management, Iczm) nell’ambito della Convenzione per la protezione dell’ambiente marino e del litorale del Mediterraneo (Convention for the Protection of the Marine Environment and the Coastal Region of the Mediterranean), la cosiddetta «Convenzione di Barcellona».

Adottata a Barcellona il 16 febbraio 1976 e modificata il 10 giugno 1995, la Convenzione ha ottenuto l’adesione dell’Ue e tutti i suoi Stati Membri mediterranei, ed è considerata una pietra miliare per la promozione della protezione ambientale e dell’integrazione nel Mediterraneo.

Il Protocollo Iczm alla Convenzione di Barcellona, che risale al gennaio 2008, è stato elaborato allo scopo di creare un quadro comune per favorire ed effettivamente implementare la gestione integrata delle coste, tenendo in considerazione la salvaguardia delle aree di interesse ecologico e paesaggistico e l’uso razionale delle risorse naturali, in ottemperanza all’Art. 4.3(e) della Convenzione stessa.

La decisione del Consiglio rende il Protocollo parte della legislazione europea. Tuttavia, le nuove leggi avranno effetto vincolante nell’Ue e nei suoi Paesi Membri solo dopo l’entrata in vigore del Protocollo, che è attesa entro il 2011 quando presumibilmente supererà le 6 ratifiche necessarie. Attualmente, oltre all’Ue, i Paesi cha hanno già ratificato sono: Slovenia, Francia, Albania e Spagna.

Il Commissario per l’Ambiente Janez Poto?nik, accogliendo con soddisfazione la decisione del Consiglio, ha dichiarato che, grazie all’adozione del Protocollo, ora i problemi di degrado costiero nella zona mediterranea potranno essere affrontati in maniera più efficace.

A sostegno della gestione costiera integrata ed in particolare dell’attuazione del Protocollo Iczm, l’Ue cofinanzia il progetto di ricerca Pegaso. Della durata di 4 anni (fino al 2014), il progetto include 23 partner rappresentanti diversi Paesi del Mediterraneo e del Mar Nero, ed ha un budget di quasi 9 milioni di Euro.

– Fonti ed ulteriori informazioni:

(Fonte Ipcc Focal Point Italia)