Un viaggio nell’arte contemporanea attraverso artisti provenienti da diverse aree geografiche accomunati dalla sperimentazione dei linguaggi e dalla gestazione di una immaginazione critica, disinibita, comunicativa, tormentata della realtà
Dal 18settembre a Molfetta (Ba) presso il Torrione Passari l’appuntamento è con «PostDimensione», una rassegna di dieci artisti (otto stranieri, due italiani).
Il progetto è un’idea del giovane curatore molfettese-romano Giacomo Zaza ed è promosso dal comune di Molfetta con il patrocinio dell’assessorato alla cultura della Provincia di Bari e dell’assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia.
Un viaggio nell’arte contemporanea attraverso artisti provenienti da diverse aree geografiche accomunati dalla sperimentazione dei linguaggi e dalla gestazione di una immaginazione critica, disinibita, comunicativa, tormentata della realtà.
Nell’arte esiste una relazione tra ciò che è globale e ciò che è locale, il cui dialogo è fonte di creatività. Alcuni artisti reagiscono utilizzando soggetti e mezzi di espressione poliedrici (Bulgini, Willeke), quali suono e performance (Klauke, O?ko) trasferiti in nuovi contesti, altri, invece, sviluppano approcci e metodologie dalla nuova tecnologia (Loher, Puppi), o si insidiano nell’apparato collettivo della comunicazione mediale (Toche, Yilin).
La mostra nasce da questa dialettica e dal mutato rapporto che si è instaurato tra lo spettatore e l’opera d’arte contemporanea Il rapporto sembra quasi rivoluzionato, lo spettatore cerca di comprendere cosa si nasconde dietro quelle tele, apparentemente insignificanti, cosicché non è più lo spettatore a guardare l’opera ma è quest’ultima a guardare lo spettatore. Da qui nasce PostDimensione, proprio come una sfida nei confronti dello spettatore.
Una mostra, un progetto e una sfida tutta da vedere e che resterà nel centro storico fino al 31 ottobre.