Attentato incendiario all’oasi lago Salso

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    Non è la prima volta. Probabilmente ad opera di bracconieri. L’azione di recupero e protezione del Wwf Foggia e del Centro studi naturalistici. Richiesta l’istituzione di un comando del Corpo forestale dello Stato

    Non si placa la rabbia di bracconieri ed inquinatori contro il presidio a difesa della natura costituito dall’Oasi Wwf Lago Salso. Ieri, infatti, sono stati dati alle fiamme preziose strutture funzionali alla visita da parte degli eco turisti come il percorso su palafitte in legno che portava nel chiaro di valle alta dell’Oasi, il relativo capanno di osservazione nonché la cartellonistica divulgativa.

    Il Wwf Foggia e il Centro studi naturalisticiricordano che l’Oasi è stata già oggetto di un incendio doloso nel gennaio scorso proprio all’indomani della sua affiliazione al Sistema delle Oasi del Wwf. Inoltre, nell’estate scorsa vasti incendi hanno interessato il Bosco Isola di Lesina e la Riserva Naturale dello Stato di Frattarolo.

    La gravità di questi attentati incendiari scaturisce dalla considerazione che l’area delle Zone umide di Capitanata, in cui sono incluse la Riserva di Frattarolo e l’Oasi Wwf Lago Salso, rappresenta un sistema di elevata valenza naturalistica, dove sono in corso numerosi progetti di conservazione e valorizzazione finanziati dall’Unione europea. Qui sono state censite oltre 250 specie di uccelli, di cui oltre 70 nidificanti tra cui l’Oca selvatica (primo caso di nidificazione spontanea in Italia), il Tarabuso (uno degli aironi più rari a livello europeo) e la Cicogna, ed è uno degli ultimi siti di frequentazione accertata del Chiurlottello, uno degli uccelli più minacciati di estinzione a livello mondiale.

    È evidente perciò come queste attività costituiscano intralcio per i predatori della natura da cui le loro azioni intimidatorie. Del resto non è il primo attacco che bracconieri e nemici della natura sferrano contro le Oasi del Wwf, ottenendo però l’unico risultato di far accrescere il malanimo della popolazione contro questa piccola ma arrogante minoranza.

    Il Wwf e il Csn, in definitiva, nel chiedere che sia effettuata un’indagine seria e scrupolosa per individuare i responsabili dell’incendio, riaffermano l’urgenza dell’istituzione di un Comando stazione del Corpo Forestale dello Stato presso l’Oasi Lago Salso. A questo scopo invitano nuovamente il comune di Manfredonia ed il Corpo Forestale dello Stato ad accelerare tutte le relative procedure al fine di rafforzare la presenza dello Stato nell’area.

    (Fonte Centro Studi Naturalistici Foggia, Wwf Foggia)