Non hanno favorito le condizioni climatiche ma la tempestività degli interventi ha ridotto i danni al patrimonio boschivo. Molti roghi hanno riguardato sterpaglie e bruciatura di stoppie che si sono propagate (nonostante i divieti)
In Puglia la stagione estiva appena trascorsa non ha comportato, come gli anni scorsi, danni ingenti al territorio boschivo e non, in ragione della tempestività e di una maggiore sinergia degli operatori.
Come ha spiegato l’assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile della Regione Puglia Fabiano Amati, durante la presentazione dei dati relativi alla campagna antincendio boschivo 2010, «fortunatamente quest’estate nessun incendio ha avuto un particolare riflesso mediatico perché siamo stati in grado di circoscrivere tempestivamente le fiamme e di evitare che creassero danni. Per questo mi sento di ringraziare i Vigili del fuoco, il Corpo forestale dello Stato, il Servizio foreste e le associazioni di volontariato, che rappresentano la vera spina dorsale della Protezione civile, perché sono riusciti a coordinare gli interventi in maniera tempestiva ed efficace, tanto da evitare il verificarsi di disgrazie».
Nel rapporto si legge che nell’anno 2010 è stato registrato un incremento netto, pari al 38% (1.533), delle segnalazioni di incendio pervenute alla Soup (Sala operativa unificata permanente) rispetto al 2009 che passano da 4025 a 5558. Tale incremento è in parte spiegabile in ragione dell’andamento climatico, che nel 2010 è stato caratterizzato dalla quasi assenza di precipitazioni, a differenza del 2009. Circa la distribuzione territoriale, vi è da registrare un incremento percentuale delle segnalazioni di incendio che va dal +33% al +50% per le diverse province, con la sola eccezione della Provincia di Brindisi che invece appare in controtendenza con una riduzione del -3% delle segnalazioni rispetto all’anno 2010.
Nel dettaglio la Provincia di Bari passa da 1551 del 2009 a 1536 del 2010 (+33%), la Provincia di Foggia da 967 del 2009 a 1459 del 2010 (+50%), la Provincia di Lecce da 908 del 2009 a 1356 del 2010 (+49%), la Provincia di Taranto da 585 del 2009 a 807 del 2010 (+38%). Fra gli incendi non boschivi sono da annoverare numerosiincendi di sterpaglie dovuti alla scarsa pulizia e manutenzione di aree pubbliche e private, nonché l’accensione delle stoppie, pur vietata dal DPGR 215 del 2010, che spesso si è propagata ad aree adiacenti.
A livello territoriale è la Provincia di Taranto che ha fatto registrare la maggiore incidenza di segnalazioni di incendio boschivo mentre è quella di Brindisi che ha registrato il minor valore percentuale (7%), con Bari-Bat 18%, Foggia 14% e Lecce 9%.
Infine sale anche il numero di richieste di intervento aereo del 2010 rispetto al 2009, passando dalle 50 del 2009 alle 86 del 2010 con un aumento per la provincia di Bari-Bat del 33%, passando dalle 15 del 2009 alle 20 del 2010.
Per quanto riguarda la tipologia delle segnalazioni, si è registrato un incremento degli incendi boschivi (ai sensi della L. 353/2000) che passano dai 486 per il 2009 a 810 per il 2010, con un incremento del 66% rispetto all’anno precedente. Gli incendi non boschivi passano invece dai 2005 del 2009 a 4154 del 2010 con un incremento percentuale del 38%, mentre le segnalazioni risultate poi falsi allarmi passano da 534 del 2009 a 594 del 2010, con un incremento del 11% rispetto all’anno precedente.