Parte l’osservatorio della costa lucana

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La struttura organizzerà e gestirà il Sistema informativo regionale della Costa (Sit Costa) che raccoglierà ed omogeneizzerà i dati, censiti dalle Province, dai Comuni, dal Cnr, dall’Università di Basilicata e da altri Enti ed agenzie

Gestire e programmare unitariamente gli interventi di difesa, tutela, valorizzazione e utilizzazione delle coste regionali. È questo lo scopo dell’Osservatorio regionale della costa, varato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Agatino Mancusi.

L’Osservatorio, che si riunirà per la prima volta martedì prossimo presso la sala consiliare del Comune di Bernalda, è un organismo di natura collegiale. È presieduto dall’assessore all’Ambiente Agatino Mancusi ed è composto dall’assessore alle Infrastrutture Rosa Gentile, con funzioni di vicepresidente, dai dirigenti Generali dei Dipartimenti regionali all’Ambiente e alle Infrastrutture, Donato Viggiano e Viviana Cappiello e dal Segretario Generale dell’Autorità di Bacino della Basilicata, Mario Cerverizzo.

L’Osservatorio avrà sede presso l’assessorato all’Ambiente e, per l’espletamento delle attività, si avvarrà del personale della Regione e dell’Autorità di Bacino della Basilicata.

La struttura organizzerà e gestirà il Sistema informativo regionale della Costa (Sit Costa) che raccoglierà ed omogeneizzerà i dati, censiti dalle Province, dai Comuni, dal Cnr, dall’Università di Basilicata e da altri Enti ed agenzie.

«Con questa iniziativa – dichiara l’assessore all’Ambiente, Agatino Mancusi – la Regione potrà finalmente disporre di uno strumento di raccordo di tutte le iniziative in materia di gestione delle zone costiere poste in essere non solo dall’Amministrazione regionale, ma anche dagli Enti locali, dagli organismi di gestione delle aree protette e dei siti di interesse comunitario. È questa un’attività fondamentale – aggiunge Mancusi – che ci consentirà di incentivare le attività di concertazione tra i vari Enti preposti alla pianificazione e alla programmazione del territorio e delle risorse, le comunità locali ed i settori produttivi. Grazie alla omogeneizzazione dei dati – afferma ancora Mancusi – potremo più agevolmente deliberare piani, programmi e progetti condivisi per la difesa della costa dai processi erosivi e dai rischi derivanti da altri fattori naturali ed antropici».

Queste, in dettaglio, le altre attività di cui si occuperà l’Osservatorio: studio delle caratteristiche fisico-ambientali, insediative ed infrastrutturali dei sistemi costieri; censimento dell’uso del suolo, delle attività economiche, dello stato ambientale delle coste; valutazione delle condizioni di rischio naturali (erosione, esondazione dei corsi d’acqua e altri rischi naturali) o derivanti da attività antropiche e delle dinamiche evolutive dei litorali; programmazione di azioni di sviluppo territoriale ed urbanistico, di tutela degli ambienti naturali, di gestione del suolo e delle acque.

(Fonte Regione Basilicata)