Nessun incremento per la riduzione delle emissioni del 20% al 2020, ma un eventuale opzione al 30% se gli altri Paesi industrializzati si impegneranno a livelli analoghi e se i Paesi in via di sviluppo emergenti si impegneranno adeguatamente. Nel vuoto l’appello dell’industria
Il consiglio dei Ministri europei per l’ambiente ha deciso, in vista di Cancun, di mantenere la sua vecchia posizione per quanto riguarda la mitigazione e la riduzione delle emissioni del 20% al 2020, con eventuale opzione al 30% se gli altri Paesi industrializzati si impegneranno a livelli analoghi e se i Paesi in via di sviluppo emergenti si impegneranno adeguatamente.
Il documento chiarisce alcuni punti generali (la preferenza per un trattato unico piuttosto in cui integrare il protocollo di Kyoto, piuttosto che due trattati) chiarisce alcuni punti specifici che sono oggetto attuale di discussione negoziale (per esempio i meccanismi del Redd, le verifiche Mrv, ecc.).
Per il resto, siccome non è cambiato nulla, il documento espone la usuale lista delle buone intenzioni già elencate nelle precedenti volte. (V. F.)