L’on. Saglia riconosce all’Ente un ruolo di primo piano per il nuovo programma nucleare. A pieno ritmo la ricerca che non aveva mai smesso di essere attiva. Di nuovo operativi i due reattori sperimentali Triga e Tapiro
L’ing. Giovanni Lelli, Commissario Enea, ha ricordato oggi, alla presenza dell’on. Stefano Saglia, Sottosegretario del ministero dello Sviluppo Economico, i 50 anni di attività nel settore nucleare del Centro Enea della Casaccia.
L’On. Saglia ha dichiarato: «Il ritorno al nucleare richiede ingenti attività di ricerca e sviluppo tecnologico e rappresenta un’opportunità industriale e occupazionale per il nostro Paese, che ci permetterà di essere in linea con gli altri paesi industrializzati occidentali dotati di impianti nucleari. Sarà l’Enea a svolgere un ruolo fondamentale di supporto tecnico e scientifico per le scelte governative in tema di sicurezza nucleare e di sostegno all’industria italiana che opera nell’ambito del programma nucleare, grazie al grande bagaglio di competenze e conoscenze sviluppate in cinquanta anni di attività di ricerca e sviluppo nel settore della fissione nucleare».
«Inoltre – ha continuato – l’Enea avrà un ruolo di primo piano nel campo della formazione, perché dovrà organizzare corsi specialistici per futuri tecnici e operatori di centrale nucleare, da realizzare in collaborazione con le università, offrendo la possibilità di fare esperienza diretta nelle sue strutture di ricerca e nei suoi impianti nucleari».
«L’Enea, nel suo nuovo ruolo di Agenzia è in grado di rispondere alle esigenze che il rilancio del nucleare pone al sistema Paese e di supportare lo sviluppo tecnologico necessario alle industrie italiane per essere competitive a livello internazionale in questo settore – ha evidenziato l’ing. Lelli -. In tutti questi anni, l’Enea ha continuato a svolgere attività di ricerca e sviluppo nel settore della fissione nucleare, e ha ampliato le proprie competenze con la partecipazione a programmi internazionali pluriennali».
«L’Enea, con le sue strutture, ed in particolare con il Centro Ricerche Casaccia dove sono in funzione i due reattori sperimentali Triga e Tapiro, mette a disposizione le proprie competenze per lo sviluppo di sistemi avanzati per impianti nucleari innovativi, per le prove di qualificazione nucleare di sistemi e di componenti necessari a certificare l’industria che opera nel settore nucleare, per la formazione di tecnici in strutture uniche in Italia».
In occasione di questa giornata, i due reattori storici della Casaccia Triga e Tapiro sono stati riavviati ufficialmente, a seguito di una fase di manutenzione e adeguamento tecnologico e sono pronti per nuove attività di ricerca e sviluppo del nucleare da fissione di moderna concezione.
50 anni di Nucleare al Centro Enea
Il Centro ricerche Casaccia dell’Enea compie oggi i suoi primi cinquanta anni. Nonostante le diverse trasformazioni che sono intercorse negli ultimi decenni, la Casaccia non ha mai abbandonato la sua iniziale vocazione di luogo di eccellenza scientifica e tecnologica in ambito nucleare. In tutti questi anni ricercatori e tecnici hanno infatti potuto continuare a lavorare all’interno di infrastrutture di ricerca e impianti di qualificazione industriale, consentendo di mantenere così quell’insieme di conoscenze e competenze che rappresentano oggi un patrimonio di invidiabile valore.
È per questo che la Casaccia, che da sempre ospita un vasto numero di impianti e laboratori specialistici, si configura come centro di eccellenza per il nuovo programma nucleare italiano.
Le attività tecnico-scientifiche sono focalizzate principalmente sulla ricerca e sviluppo di sistemi nucleari avanzati per impianti produttivi innovativi e per la risoluzione di problematiche di medio lungo termine legate alla disponibilità delle risorse di combustibile e alla minimizzazione dei rifiuti radioattivi a lunga vita. L’Enea svolge, inoltre, attività di formazione e informazione protese ad incrementare le competenze di settore. La formazione di tecnici, operatori e manager di impianti nucleari è svolta in collaborazione con i principali atenei italiani (Consorzio interuniversitario per la Ricerca Tecnologica Nucleare), i ministeri di riferimento (ministero dello Sviluppo Economico, ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) e le principali industrie e società di formazione del settore.
L’Enea svolge la propria attività di ricerca e sviluppo avvalendosi di impianti sperimentali per prove e qualifiche di materiali, componenti e sistemi, e di reattori nucleari di ricerca per sperimentazioni di fisica dei materiali e per applicazioni di medicina nucleare.
Con il suo grande bagaglio di conoscenze e competenze l’Enea rappresenta un qualificato soggetto tecnico-scientifico in grado di supportare le Istituzioni e, in particolare, l’Agenzia per la Sicurezza Nucleare, per tutte le attività di sicurezza, protezione e controllo connesse alla progettazione, realizzazione, esercizio e dismissione degli impianti nucleari e per l’individuazione di siti idonei di stoccaggio e smaltimento finale del materiale radioattivo, nel pieno e assoluto rispetto della salute dei cittadini e della conservazione del patrimonio ambientale.
Tutte le attività sono portate avanti nell’ambito di programmi nazionali di ricerca e sviluppo finanziati dal ministero dello Sviluppo Economico e dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di progetti europei finanziati dall’Euratom e di altre rilevanti iniziative internazionali.
L’Enea ha rapporti di collaborazione con le principali Istituzioni, Università ed Enti di ricerca nazionali e internazionali, accordi con i principali organismi nucleari internazionali (International Atomic Energy Agency, Nuclear Energy Agency, Euratom) e, oltre alla partecipazione ai principali Programmi di Ricerca europei, mantiene rapporti di collaborazione e scambio di ricercatori con i due principali enti di ricerca nucleare francesi (Commissariat à l’Énergie Atomique e Institut de Radioprotection e de Sûreté Nucléaire).
Cenni storici
Nel 1960 il Governo decide di creare un grande Centro di ricerche per le applicazioni pacifiche dell’energia nucleare, trasferendo personale e strutture del Centro di Ispra presso la Casaccia, che ospitava già alcuni laboratori del Cnrn (Comitato nazionale per le ricerche nucleari), e dando così vita al Cnen (Comitato nazionale per l’energia nucleare).
Negli anni Settanta, la crisi energetica accelera la realizzazione di nuove centrali nucleari per la produzione di energia elettrica e il Cnen, che ha il compito di sviluppare la ricerca e la promozione industriale, si afferma in quegli anni a livello internazionale con un grande sviluppo delle attività dei laboratori e impianti del suo Centro della Casaccia.
Nei primi anni Ottanta, l’interesse per energie da fonte rinnovabile porta alla trasformazione del Cnen in Enea, con lo scopo di affiancare alla ricerca nucleare anche quella sull’uso razionale dell’energia e sul suo impatto ambientale.
L’incidente di Chernobyl nel 1986 porta a riconsiderare la politica energetica nucleare italiana e per tutti gli anni Novanta le attività di ricerca della Casaccia si concentrano prevalentemente nei settori dell’energia da fonte rinnovabile, dell’ambiente e delle nuove tecnologie.
Ciononostante, importanti attività di ricerca e sviluppo sono state mantenute nel settore della fissione ed è proprio da queste che è possibile ripartire, ora che l’attuale Governo ha deciso di rilanciare l’opzione nucleare nell’ambito del piano energetico nazionale.
(Fonte Enea)