I trent’anni che sconvolsero il mondo

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Maurizio Pallante, Edizioni Pendragon

Alla metà degli anni Cinquanta, con il suo carico di speranza nell’Italia che cambia, una famiglia meridionale sbarca a Torino, Stazione di Porta Nuova, alla ricerca di una vita migliore in una terra così diversa dalla propria. La sua storia si intreccia, lungo il corso di tre decenni, a quella di tanti altri personaggi; protagonisti e comparse che hanno attraversato un periodo di mutamenti davvero radicali, nello stile di vita e nel territorio in cui viviamo. Storie di uomini, distillate dal mondo con sguardo ironico e malinconico a un tempo, che ci spiegano, attraverso le loro personali vicende, alcune delle contraddizioni e dei problemi che sviluppo sociale ed esplosione dei consumi hanno portato con sé. Un punto di vista che ribalta la valutazione positiva degli economisti sulle trasformazioni avvenute nei trent’anni ripercorsi dai personaggi del libro, dissacrando anche le convinzioni sul benessere di una società e sui parametri in base ai quale può essere valutato. La filosofia di vita che affiora dalla narrazione rivendica la sua autonomia di pensiero anche rispetto alle teorie economiche più consolidate.

Attraverso un romanzo piacevolmente scorrevole e grazie ad uno stile colloquiale, Maurizio Pallante avvicina il lettore alla teoria della «decrescita felice»: elogio dell’ozio, della lentezza e della durata, della consapevolezza che non c’è progresso senza conservazione. Un punto di vista completamente lontano da quello moderno abituato a seguire le leggi delle mode, dell’effimero, secondo cui tutto ciò che è nuovo sarà migliore di ciò che è vecchio. Un’analisi attenta della società moderna che ricolloca l’economia nel suo ruolo di gestione di un intero pianeta in cui tutte le specie viventi possano vivere al meglio.

Lo sguardo lucido e disincantato dell’autore capovolge, con questo romanzo, la valutazione delle grandi trasformazioni di quel trentennio «glorioso» di cui si narra lanciando una sfida: potrà andare diversamente?

Maurizio Pallante è tra i fondatori, con Mario Palazzetti e Tullio Regge, del Comitato per l’uso razionale dell’energia (Cure) e presidente dell’Associazione Movimento per la Decrescita Felice. Collabora con la trasmissione di Radio2 Caterpillar. È membro del comitato scientifico della campagna sul risparmio energetico «M’illumino di meno» e della testata online di informazione ecologica «Terranauta». Tra i suoi libri più recenti: La felicità sostenibile. Filosofia e consigli pratici per consumare meno, vivere meglio e uscire dalla crisi (Rizzoli, 2009); La decrescita felice (Editori Riuniti, 2005).